Pubblicato il: 29/10/2022 alle 16:22
Cani senza padrone in giro per le vie di San Cataldo e quando vengono accalappiati gli effetti sono pesanti per un ente che già in passato ha dovuto dichiarare il dissesto finanziario per poter mettere i conti in regola. Quello del randagismo diffuso è una piaga per i comuni chiamati a sborsare somme sia per il servizio di accalappiamento che il relativo mantenimento del cane senza padrone presso i canili convenzionati. Il Consiglio Comunale di San Cataldo ha approvato due mozioni a firma dei consiglieri del Partito Democratico Francesca Cammarata e Marco Imera sul tema del randagismo.
“Ormai da diverso tempo, in varie zone del centro abitato e della periferia, circolano stabilmente cani di taglia media e grande, che mettono in serio pericolo l’incolumità pubblica delle persone. Inoltre il nostro Ente sostiene un costo notevole per la custodia in canile. La nuova legge regionale non basta.Per questo motivo abbiamo chiesto al Sindaco di attivarsi tempestivamente con ogni azione necessaria a risolvere il problema del randagismo, collaborando con le associazioni animaliste, approvando un apposito regolamento, promuovendo le adozioni dei cani e istituendo la “Giornata del cucciolo”, ma anche irrorando le sanzioni amministrative in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla normativa vigente”.
Con una seconda mozione è stata dettagliata la proposta relativa alla promozione dell’adozione, finalizzata a ridurre il numero di quelli presenti nel canile convenzionato. L’invito è di mettere in atto uno sgravio fiscale per il cittadino, attraverso una riduzione della Tari per un massimo di 600 euro l'anno e con buoni presso rivenditori di prodotti e servizi per la cura degli animali. L’adottante dovrà garantire un ambiente idoneo per la destinazione dell’animale e tutte le cure veterinarie necessarie, a tal proposito è previsto un controllo annuale sulla condizione del cane adottato.
“La lotta al randagismo è una battaglia culturale e queste iniziative possono aiutare a diffondere messaggi positivi alla popolazione. Quello che viene identificato comunemente come un problema, può trasformarsi in occasione per scoprire il rapporto tra l’uomo e gli animali, portando allo stesso tempo benefici economici al Comune e alla famiglia”.