Pubblicato il: 14/02/2024 alle 17:26
(di Vincenzo Falci, GdS) È per avere allungatole mani sulle sue dipendenti, anche minorenni, che rischia una severa condanna. E di una di loro ne avrebbe anche abusato.
La richiesta di pena è stata avanzata dall’accusa al processo che vede sul banco degli imputati il titolare di un bar a San Cataldo. E per lui, il cinquantatreenne Salvatore C. (assistito dall’avvocato Davide Schillaci) il pm ha chiesto la condanna a 11 anni e 6 mesi di reclusione per l’ipotesi di violenza sessuale, con la aggravante di aver fatto avances a sue dipendenti minorenni. Non ha avuto dubbi, l’accusa, nel ritenere che l’imputato sia colpevole anche di avere violentato una sua dipendente. Contestazione, questa, che la difesa ha sempre negato sostenendo che, piuttosto, si sarebbe trattato di un rapporto consenziente.
Quanto alle “confidenze” che si sarebbe concesso con altre sue bariste, minorenni comprese, l’imputato le ha confinate in un clima di particolare affiatamento che si sarebbe respirato nel locale tra lui e le sue bariste. E sono quattro le ex dipendenti (assistite dagli avvocati Cristian Morgana e Monia Giambarresi) che si sono costituite parti civili.
È dalla denuncia presentata dal fidanzato di una ragazza che lavorava in quel bar che ha mosso i primi passi l’indagine dei carabinieri. Perché ha raccontato loro che la fidanzata sarebbe stata costretta a subire continuamente apprezzamenti fisici e palpeggiamenti. Fino a quando una sera, in campagna del datore di lavoro, avrebbe subito violenza sessuale.