Pubblicato il: 19/09/2014 alle 16:09
Una vita al servizio del prossimo e dedicata a chi si affida per ottenere un aiuto, un suggerimento o, semplicemente una guida. E' questo il profilo che accomuna Vincenzo Scrudato, Vincenzo di Rocco e Pietro Montalbano, i tre preti appartenenti all'ordine dei frati minori cappuccini che ieri sera, nella chiesa di San Michele a Caltanissetta, hanno celebrato il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale.
La sala era gremita per i tanti fedeli che, nonostante il caldo umido, hanno voluto presenziare a un momento così importante del parroco e del vice parroco della chiesa dedicata al Santo Patrono di Caltanissetta. Oltre al saccense Padre Pietro Montalbano, infatti, festeggiavano l'importante traguardo padre Vincenzo Scrudato (originario di San Giovanni Gemini) e Padre Vincenzo Di Rocco (Canicattì), entrambi di 68 anni.
Impegnati costantemente nelle attività parrocchiali, i due religiosi non negano mai il proprio tempo a chi si rivolge a loro per capire “qual'è la storia che Dio ha in serbo per i propri figli”.
Nella parrocchia, oltre le attività di catechismo e gruppo estivo con i bambini i due preti, portano avanti, come guide spirituali, il cammino neocatecumenale, il terzo ordine francescano e la gifra.“Grazie a loro tante persone si sono salvate ma non per questo i due Vincenzo – come qualcuno simpaticamente li definisce – hanno perso la loro umiltà nei confronti di chi li circonda e le porte della chiesa sono sempre aperte per chi ha bisogno”.
I due preti hanno prestato servizio in diverse diocesi prima di fermarsi a Caltanissetta: “avere entrambi – hanno commentato durante la serata alcuni parrocchiani – è un dono poiché, con il loro approccio caritatevole e paziente sanno comprendere l'animo umano e le difficoltà della vita quotidiana”.
Spesso molti preti si spazientiscono se le famiglie partecipano alla messa con bambini chiassosi ma questo non avviene a San Michele dove, l'insegnamento di Gesù (cfr. “lasciate che i bambini vengano a me”) è seguito quasi alla lettera e la prima fila è sempre riservata ai più piccoli. Davanti a un genitore che arrossisce per l'imbarazzo della vivacità del proprio figlio loro sanno rispondere con un sorriso e un invito a non scoraggiarsi e non allontanarsi dalla Chiesa.
“Spesso chi pensa a noi francescani, erroneamente crede che la nostra vita sia sacrificata e vissuta tra le continue privazioni – ha commentato Padre Vincenzo Scrudato anche a nome di Padre Di Rocco e Padre Montalbano -. Dio non ha bisogno di vite sacrificate ma invita semplicemente ad affidarsi a Lui e seguire la strada riservata a ciascuno di noi. In questo percorso l'uomo si confronta con la propria debolezza e, proprio in quella è possibile incontrare Dio”.
Dopo la funzione, officiata da frate Vincenzo Marchese, responsabile provinciale di Palermo e consigliere della Conferenza Italiana dei Ministri Provinciali Cappuccini, e della benedizione pervenuta direttamente da Papa Francesco. si è svolta nel cortine antistante il convento un rinfresco preparato dai tanti amici e fedeli della comunità parrocchiale nissena. L'agape – così come l'anno volutamente definita – è un momento molto importante poiché la condivisione del cibo rappresenta la fratellanza e il sostegno reciproco tra tutti i figli di Dio.
Foto: Martina Gruttadauria