Pubblicato il: 08/09/2014 alle 15:50
Adesso tutti a chiedersi: dove passerà la processione di San Michele? Con la chiusura fra le proteste dei commercianti di corso Vittorio Emanuele che comincerà oggi e le modifiche al traffico negli ultimi giorni stanno lievitando le curiosità sulla festa del 29 settembre forse la più cara ai nisseni. E se ne sta accorgendo anche l'assessore ai Lavori Pubblici Amedeo Falci il quale fra un vertice e l'altro con tecnici e negozianti è quasi tempestato dalle richieste di fedeli e gente comune, tutti comunque affezionati al santo patrono. Dove passerà San Michele? «Nessuno riesce ad immaginare – ha detto Falci – quanta gente mi ferma per strada per chiedermi quale itinerario si sta elaborando per la processione del simulacro. Davvero un buon segno. E mi rendo conto che i nisseni sono particolarmente devoti al santo. Mi fa piacere. Certamente da qui al 29 settembre – ha aggiunto l'assessore – una soluzione la troveremo d'intesa ovviamente con la Curia. San Michele, con il corso Vittorio Emanuele chiuso, dovrà fare un altro giro». Nelle ultime ore si sta facendo prepotentemente strada l'ipotesi di un itinerario perfettamente uguale a quello delle Vare per aggirare la strozzatura in corso Vittorio Emanuele. Il santo, in pratica, all'uscita dalla Cattedrale attraverserebbe corso Umberto, via Redentore, via Calafato, viale Testasecca, via XX Settembre (a salire, tratto dunque destinato a diventare spettacolare), corso Umberto e arrivo in piazza Garibaldi. Il tragitto subirebbe un allungamento non indifferente, ma questo non spaventa i portatori scalzi. «Porteremo il santo – ha dichiarato il presidente Michele Limuti – laddove ci diranno di portarlo. Per noi non fa differenza. Lo facciamo per devozione e non ci tireremo indietro anche in questa circostanz«a. La “salita” di via XX Settembre si appresta, almeno per quest'anno, ad entrare a pieno titolo nella storia ultracentenaria della festa del 29 Settembre. Era già successo qualche anno addietro, ma solo nella ricorrenza del 28 dicembre, quando il santo viene portato in processione con l'Immacolata e il Redentore in ricordo del tragico terremoto del 1908 a Messina. Allora San Michele attraversò via XX Settembre a scendere. Quest'anno – se così sarà deciso – è diverso. Il simulacro pesa più di tre quintali e viene sorretto ad ogni uscita da non meno di sessanta portatori a piedi scalzi che si alternano sotto il “baiardo”. Sul nuovo percorso comunque l'ultima parola spetta alla Curia che cura da sempre l'uscita del santo che – ricordiamolo – oltre ad essere patrono della città lo è anche della diocesi e della polizia. Intanto il 21 settembre in Cattedrale è fissata la convocazione dei portatori di San Michele per il consueto raduno con padre Gaetano Canalella nel corso del quale verrà stabilito il numero delle “fermate” da effettuare durante la solenne processione che rappresenterà anche il “debutto” del sindaco Giovanni Ruvolo nella ricorrenza più sentita dai nisseni. Il simulacro, come vuole la tradizione, sarà prelevato dalla cappella dove è custodito da sempre il 20 settembre. Operazione spettacolare ma a porte chiuse che precede l'intronizzazione del santo posizionato nei giorni antecedenti la festa alle spalle dell'altare maggiore visibile da ogni punto della chiesa.
TRATTO DA GIORNALE DI SICILIA