Pubblicato il: 09/09/2021 alle 17:14
"Toni inaccettabili e accuse di bassissimo livello quelle utilizzate, indebitamente ed ancora una volta, dal direttore generale dell’Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone nei confronti della consigliera comunale e presidente provinciale del Pd di Caltanissetta, Annalisa Petitto". A dirlo è Carmelo Miceli, deputato alla Camera e componente della Commissione nazionale antimafia, dopo i toni duri utilizzati dal manager contro la consigliera che aveva mosso critiche sul caso della casa di cura con 8 anziani positivi al Covid.
"Caltagirone – aggiunge Miceli – ha perso una buona occasione per tacere, conclamando l’arroganza e l’autoreferenzialità di un management fallimentare, sia sotto il profilo dirigenziale che sanitario. È motivo di orgoglio per il Pd, a tutti i livelli, annoverare tra i suoi dirigenti una consigliera così vicina alle esigenze del territorio, che difende con coraggio e determinazione, nell’esercizio delle sue funzioni, i diritti dei più deboli e della collettività davanti ad una ingiustificabile ed ormai acclarata inadeguatezza fallimentare gestione sanitaria della pandemia, e non solo, dell’Asp nissena".
Miceli poi conclude: "Dalla 'stanza dei bottoni' imparino a non avventarsi contro chi rappresenta, legittimamente, le istanze della collettività. Lavorino attenendosi ai loro ruoli, invece di pensare come 'azzannare' chi si batte, costantemente, per i servizi sanitari e per la tutela della salute anche per tramite della generosa azione della consigliera Petitto, esponente del Pd nei confronti della quale non è più accettabile il reiterarsi di tali inauditi comportamenti di segno preoccupante ed aggressivo”.