Pubblicato il: 27/08/2014 alle 08:48
Ancora un altro caso di presunto assenteismo sul lavoro. Un medico, vincitore di un concorso al Pronto soccorso dell'Ospedale Sant'Isidoro” di Giarre, in nove anni ha accumulato complessivamente solo 15 giorni di lavoro. Per nove anni ha presentato certificati di malattia alternati con aspettative, congedi familiari e permessi.
Assunto nel 2005, il medico chirurgo, quarantenne, di origine messinese, ha avuto però il tempo di fare tante altre cose. Come prendersi una laurea in psicologia, un'altra in psichiatria e conseguire un dottorato di ricerca, non certo funzionale all'attività di medico del pronto soccorso, e svolgendo un'attività di consulenza medica nella sua città natale. Tutto questo, così come riporta la notizia pubblicata sul quotidiano La Sicilia, però non è passato inosservato all'Asp 3 di Catania che ha subito avviato un'inchiesta interna sulla eccessiva prolungata assenza del medico dal posto di lavoro.
La segnalazione è arrivata dai capi reparti dei presidi ospedalieri di Giarre e di Acireale, attualmente accorpati, in seguito ad una riunione svoltasi nei giorni scorsi al Nosocomio di Giarre. Una riunione convocata per fare il punto sulla prolungata aspettativa del medico messinese mai sostituito e la contemporanea gravissima mancanza di medici nel Pronto soccorso del Presidio ospedaliero della cittadina jonica. Qui è stato messo in evidenza il lungo elenco delle assenze riportato nella notizia pubblicato dal quotidiano La Sicilia: in aspettativa per borsa di studio dal 1° giugno 2005 al 31 ottobre del 2008, mentre riprende servizio l'1 novembre e al contempo chiede di assentarsi dal lavoro per congedo parentale fino al 3 maggio del 2009; dal 4 al 21 maggio in servizio al Pronto soccorso, poi dal 22 maggio al 22 luglio assente per malattia. E ancora, dal 20 luglio del 2009 fino al 30 giugno del 2014, in aspettativa per borsa di studio. Ma non finisce qui perché sarà ancora in aspettativa per il dottorato di ricerca fino al 31 dicembre del 2016.
Il medico apparirebbe titolare di un sito web che pubblicizza l'attività privata libero professionale. Titolare anche di un altro sito per pubblicizzare anche l'attività “delle consulenze e dell'appoggio psicologico”, con tanto di scheda per la richiesta di preventivo di consulenza. Al momento la documentazione è al vaglio dell'Asp ma non è escluso che possa finire nelle mani della magistratura. Nel frattempo, a causa del budget limitato di cui può disporre la Sanità, l'ospedale non può sostituirlo con un altro medico di Pronto soccorso.