Pubblicato il: 03/11/2014 alle 12:19
Il Distretto Turistico Minerario delle province di Caltanissetta, Enna e Agrigento sarà operativo entro il 2015: una promessa che certamente sarà mantenuta e alla quale stanno lavorando con impegno i 57 soci aderenti al progetto.
L’obiettivo è quello di far diventare “le vie dello zolfo”un vòlano per l’economia locale facendole entrare in un canale turistico fruibile non soltanto per le visita didattica degli abitanti della zona ma, soprattutto, in un percorso internazionale che lo saprà valorizzare attraendo turisti.
Questa mattina il Presidente del Distretto Beniamino Tarcisio Sberna ha codotto una riunione alla Camera di Commercio di Caltanissetta, ente socio e capofila del progetto. L’intento era quello di definire le strategie da attuare e la tempistica per far sì che il progetto, che attualmente è un contenitore vuoto in attesa di essere riempito, passi dalla carta alla realtà. La Regione Sicilia, infatti, ha stanziato 850mila euro per i 4 progetti di promozione presentati dal Distretto per garantire la fruibilità dei siti e la valorizzazione dell’indotto ad essi collegato.
Si tratta di fondi europei che, però, devono essere utilizzati e rendicontati entro il 2015 e che, dunque, impone ai soci di accelerare tutte le procedure per non perdere il sostanzioso beneficio economico. “Adesso, dopo aver lavorato tanto, possiamo passare alla fase finale ma non abbiamo tempo da perdere” ha commentato Sberna spiegando come i lavori dovranno essere ultimati entro luglio 2015 e rendicontati entro dicembre 2015. Ottenuti i fondi richiesti – che arriveranno in meno di due settimane – sarà necessario definire il bando di gara, affidare i lavori e procedere speditamente evitando qualsiasi blocco o impedimento. In attesa di passare alla fase operativa, però, i soci dovranno rimodulare il piano strategico che era stato definito in precedenza e che adesso necessita di adeguamenti; riuscire a mettere d’accordo 57 soci di cui 30 pubblici, però, non sarà un compito facile soprattutto in un periodo in cui si avvertono crisi politiche ed economiche.
Ai Comuni spetterà contribuire con una piccola parte (circa il 5% del totale) e la somma sarà quantificata in proporzione al numero di abitanti. Nulla di impossibile da poter realizzare soprattutto in virtù dei benefici economici che si concretizzeranno. Fanno parte del distretto Acquaviva Platani, Agrigento, Aragona, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Cianciana, Delia, Favara, Marianopoli, Milena, Montallegro, Montedoro, Mussomeli, Porto Empedocle, Ravanusa, Racalmuto, Realmonte, Riesi, San Cataldo, Serradifalco, Siculiana, Sommatino, Sutera, Villalba, e Villarosa.
La seconda fase del progetto, una volta ultimata, garantirà benefici per tutti i territori del comprensorio portando un incremento nei consumi di beni e servizi non soltanto nel sito minerario che sarà visitato ma a tutto l’indotto. “Il nostro intento è quello di creare una rete che metta in sinergia strutture ricettive dove poter dormire, ristoranti dove mangiare, trasporti e, in generale, incrementare i consumi nell’area” ha spiegato il Presidente che si mostra sicuro del fatto che il progetto porterà certamente i suoi frutti.
Sarà attivato, con i fondi europei e una piccola percentuale di co-finanziata dall’Associazione temporanea di Scopo (Atp), un portale web sempre aggiornato e comprensivo di informazioni turistiche tra le quali le vie enogastronomiche del territorio e le eccellenze tipiche; un piano di comunicazione che contatterà i principali tour operator nazionali e internazionali per inserire il distretto nei percorsi turistici; la valorizzazione delle vie dello zolfo e, naturalmente, la rimodulazione del piano strategico attraverso un censimento dei siti e una verifica dello stato di sicurezza. Quest’ultimo aspetto è diventato fondamentale soprattutto alla luce delle indagini svolte nelle miniere di Bosco-Palo. “Noi come distretto turistico delle miniere ci presenteremo come parte civile in questa vicenda poiché la garanzia che questi siti siano sicuri e fruibili è il presupposto basilare e indispensabile di tutto il nostro progetto” ha concluso Sberna.