Pubblicato il: 03/09/2014 alle 06:55
Numero chiuso di turisti per difendere la spiaggia agrigentina di Scala dei Turchi, dove il sovraffollamento rischia di compromettere l’equilibrio naturale del sito, noto anche per i suoi particolari fanghi. L’ipotesi e’ stata vagliata in un incontro tra l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata, il sindaco di Realmonte, Pietro Puccio, e una delegazione di Legambiente.
Come informa un comunicato, “si e’ convenuto che il modello a cui fare riferimento non potra’ che essere quello gia’ sperimentato in alcuni luoghi altrettanto belli ma fragili. Ci sono esempi in Sardegna, come la spiaggia di Budelli o l’Isola dell’Asinara, in Toscana come l’Isola di Montecristo, ma anche piu’ vicini a noi, come la riserva regionale Isola dei Conigli gestita da Legambiente a Lampedusa. In tutti questi casi si tratta di gestioni che prevedono di contingentare gli ingressi in modo da renderle l’afflusso dei turisti compatibile con la tutela della natura e del paesaggio“, specifica la nota.
L’assessore Sgarlata riferisce che si e’ deciso “di procedere per il momento alla consegna provvisoria dell’area demaniale sottostante la Scala dei Turchi dalla Regione al Comune, in attesa della definizione di un apposito protocollo d’intesa per l’affidamento in concessione al Comune di Realmonte e della presentazione di un piano di gestione, che Comune e Legambiente redigeranno già nelle prossime settimane”.
L’amministrazione comunale, assicura il sindaco, “e’ pronta ad assumersi le proprie responsabilita’ perche’ questo bene cosi’ prezioso venga fruito nel modo piu’ confacente al suo valore, cosa che purtroppo fino a oggi non e’ stato possibile realizzare ma che non e’ piu’ rinviabile. Gia’ con la consegna del demanio – prosegue Puccio – saremo messi nelle condizioni di redigere un regolamento e di rafforzare in questo modo l’azione di controllo, gia’ avviata in queste settimane con il presidio permanente della polizia provinciale e che nelle prossime stagioni estive dovra’ essere rafforzata, per esempio replicando l’esperienza dei campi di volontariato di Legambiente dello scorso anno”.
Secondo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente, “rendere compatibile la fruizione turistica con la conservazione di un luogo come la Scala dei Turchi non solo e’ doveroso ma e’ anche l’unico modo per conservare una risorsa che è già diventata uno straordinario attrattore turistico. Peraltro – sostiene Fontana – il numero contingentato degli ingressi aiutera’ a destagionalizzare i flussi, allargando il periodo di presenza e scoraggiando quelli che, piuttosto che ricchezza, lasciano sul territorio solo rifiuti“.