Pubblicato il: 18/06/2017 alle 12:45
Ha chiesto di patteggiare la condanna a 2 anni l'avvocato nisseno Danilo Tipo, 52 anni, nel processo che lo vede imputato davanti al Tribunale di Milano per l'inchiesta "Giotto", su un presunto giro di tangenti e soldi riciclati all'Expò di Milano. Tramite i suoi legali, gli avvocati Flavio Sinatra e Giuliano Dominici, Tipo ha chiesto che venga derubricata l'accusa di riciclaggio in quella di favoreggiamento reale, con l'applicazione di una pena di 24 mesi. Richiesta che ha incontrato il "si" del pm della Dda milanese Paolo Storari ed è stata depositata nella scorsa udienza. Tipo ha potuto chiedere il patteggiamento della pena perché la Procura, nel corso delle ultime udienze, aveva compiuto delle modifiche nei capi di imputazione di altri imputati – inserendo i nomi dele ditte che avrebbero fatto false fatturazioni da cui provenivano poi i soldi in nero – ma che avrebbero comunque avuto una ripercussione anche sull'ipotesi accusatoria per il penalista nisseno in merito all'origine del denaro. Una volta che cambia, anche solo leggermente l'accusa, l'imputato può quindi chiedere un rito alternativo. La vicenda venne a galla nel luglio di un anno fa, con l'indagine della Dda di Milano su un presunto giro di tangenti per l'Expo e sul sospetto "finanziamento"alla cosca mafiosa di Pietraperzia che, secondo i magistrati milanesi, sarebbe stato messo in atto da Liborio Pace di Pietraperzia (ex cliente del penalista nisseno) con l'aiuto dello stesso Tipo, il quale venne sorpreso con poco meno di 300mila euro nel bagagliaio di una vettura noleggiata. Soldi che, secondo l'acusa, dovevano andare appunnto alla famiglia mafiosa di Pietraperzia. Ma su questo aspetto l'avvocato Tipo ha sempre respinto tutte le accuse, sostenendo di non avere mai avuto nulla a che fare con la mafia e nemmeno di avere ruoli in operazioni di riciclaggio, ma aveva solo voluto fare il favore di portare i soldi di Pace in Sicilia, in modo da "blindare" l'onorario che il suo ex cliente gli doveva per il lavoro svolto a Napoli. I giudici, una volta ricevuta la richiesta di patteggiamento, hanno separato la posizione di Tipo da quella degli altri imputati e rinviato la decisione sulla richiesta di concordare la pena a giovedì prossimo. (Vincenzo Pane, La Sicilia del 17 giugno 2017)