Pubblicato il: 05/12/2013 alle 10:08
Le sigle sindacali appartenenti al settore dei trasporti hanno minacciato uno sciopero dal 9 al 13 dicembre; una decisione che, se messa in atto in modo compatto, potrebbe paralizzare l’isola. I benzinai già da giorni sono stati presi d’assalto e molti presentano un cartello con la scritta “tutto esaurito”. Questa mattina la Fita Cna, capofila delle associazioni di categoria, ha comunicato la revoca del fermo in seguito alla firma di un protocollo d’intesa siglato a Roma con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il sottosegretario Rocco Girlanda. Il Governo si è impegnato a garantire gli interventi finanziari a favore dell'autotrasporto e per la riduzione dei premi Inail; a confermare il ripristino delle agevolazioni delle accise sul gasolio per autotrazione; attribuire al Comitato Centrale albo degli Autotrasporti funzioni di controllo per l'emersione del lavoro nero, illegalità e infiltrazioni mafiose; ad intervenire per risolvere la questione del mancato rispetto dei tempi di pagamento; a convocare un tavolo tecnico-politico per affrontare i problemi specifici che vive l'autotrasporto nelle Isole.
Un’intesa che il Movimento dei Forconi ha deciso di non siglare e domani, ad Avola, si svolgerà un incontro per spiegare le ragioni di una protesta che – spiega il leader Mariano Ferro – non è finita e potrà andare avanti anche fino a Natale. “Bisogna passare dalle parole ai fatti – continua Ferro -. L'Italia che produce, l'Italia dei disoccupati, dei precari, dei giovani, degli studenti, chiunque voglia dire basta può partecipare. Questa Italia si ribella e scenderà nelle strade e nelle piazze. Ribellarsi è un dovere. Può darsi che creeremo qualche disagio alla popolazione, ma l’unica arma che abbiamo è il popolo che, come accaduto in Sicilia, è sceso con noi per le strade e ci ha sostenuto. Ci diranno che non è legale? Allora è forse giusto affamarci? Qui c’è gente che si uccide, non ce la fà ad andare avanti, gli viene pignorata la casa dopo 50 anni di lavoro, viene massacrata di tasse”.
Il Movimento dei Forconi chiarisce che non si tratta di un blocco ma di un fermo volontario. “Noi non blocchiamo nessuno: per quanto riguarda la Provincia di Caltanissetta si potrebbero verificare dei rallentamenti nell' incrocio tra la strada statale 640 per Agrigento con la strada statale 626 per gela per quanto riguarda i Tir fermi. I disagi che si potrebbero venire a creare sono soltanto quelli legati al trasporto del carburante, anch’essi fermi”.
Le Associazioni di Autotrasporto aderenti ad UNATRAS e ANITA, di CNA Unione Nazionale Imprese di Trasporto, hanno voluto precisare che le rivendicazioni esposte da altri movimenti, quali “i forconi”, non hanno nulla a che spartire con le azioni da loro avviate.