Pubblicato il: 05/05/2014 alle 12:20
Il movimento “Scorta Civica” questa mattina è stato protagonista del sit-in davanti al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, per manifestare solidarietà ai magistrati nisseni e palermitani più volte minacciati dalla mafia. “Il nostro – ha detto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo – vuole essere un abbraccio simbolico. In questo disgraziato Stato, non possiamo salvaguardare l’incolumità di quei magistrati che più che un lavoro svolgono una missione, ma possiamo incoraggiarli ad andare sempre avanti nella ricerca della giustizia e della verità”.
A Caltanissetta, è in corso il processo “Borsellino quater” ed il 23 maggio inizierà il processo bis sulla strage di Capaci. A capo del pool che ha coordinato le indagini sulle stragi, il procuratore Capo Sergio Lari e l’Aggiunto Domenico Gozzo.
Ad accogliere i componenti di “Scorta civica”, il presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, Salvatore Cardinale, che ha garantito – nel corso di un incontro istituzionale – che il processo su via d’Amelio proseguirà all’insegna della massima correttezza.
Salvatore Borsellino, ha voluto sottolineare i troppi silenzi che avvolgono ancora la strage di via d’Amelio e come alcuni pezzi dello Stato neghino la presenza di una trattativa fra Stato e mafia e questo accelerò l’eliminazione del giudice Paolo Borsellino.