Pubblicato il: 18/05/2015 alle 08:43
“Per noi la crisi è già aperta. Parlo per me, certamente per un altro consigliere, Linda Talluto, ma credo che anche altri possano condividere questa posizione”. A quasi un anno dall'insediamento, la Giunta di Giovanni Ruvolo comincia a scricchiolare. E se a pronunciare queste parole non è l'opposizione bensì il portavoce in Consiglio comunale del partito che ha espresso il sindaco attribuendogli un voto al di sotto della sufficienza, allora c'è da temere che a Palazzo del Carmine il camuffato clima sereno del civismo rischia di diventare una burrasca all'orizzonte.
Primi mal di pancia verso la Giunta RuvoloGià, perché è il consigliere del Polo Civico Salvatore Licata, eletto nelle fila di “Patto etico Responsabile”, nonché coordinatore dell’intergruppo del Polo Civico, a mettere con le spalle a muro l'Amministrazione e fa pressing perché a 12 mesi dall'arrivo di Ruvolo si avvii il rimpasto, coinvolgendo la politica. Licata è andato dritto al sodo durante la trasmissione Tony Accesi su Radio CL 1, alla quale ha partecipato insieme al coordinatore cittadino del Polo Civico, Ruben Giamporcaro ed ai segretari degli altri partiti di maggioranza, Felice Dierna per l’Udc e Ivo Cigna per il PD. C'è chi, come Dierna, ha dato 8 come voto all’Amministrazione Ruvolo, mentre Licata ha assegnato un 5 sparando a zero e contro tutti, denunciando la paralisi dell'azione amministrativa. Un imbarazzo lungo 12 mesi che arriva dal quartier generale del “civismo”, tanto da portare l'avvocato Licata ad esprimere con estrema franchezza il proprio imbarazzo, chiedendo ufficialmente che siano i partiti e persone competenti – capaci ma d'apparato – a riprendersi il governo della città.
“Non sono per il professionismo della politica, ma sono per la professionalità per la politica. Non ci si può improvvisare assessori, nè politici – sono state le bordate di Licata ai microfoni di Radio CL1 -. La politica si deve impossessare di autorevolezza, io tolgo dall'imbarazzo i colleghi di maggioranza. Questa amministrazione ha delle pecche, e si riferiscono alla assenza di una dimensione politica nella squadra assessoriale. Ruvolo ha un bellissimo programma che noi abbiamo condiviso, ma gli assessori non hanno acquisito quella dimensione politica che permette di raccordare il sindaco con gli assessori e gli assessori con i consiglieri comunali. Posso dire che politicamente non mi sento rappresentato dagli assessori della giunta. La verifica va fatta. Va chiarito l'assetto politico di questa amministrazione”.
La reprimenda di Salvatore Licata è partita dai mille e più problemi che affliggono la Polizia Municipale, “un corpo che non è disorganizzato, ma non organizzato. Quasi che tale situazione faccia comodo a qualcuno”, ovvero che nell’assenza di ufficiali i poteri vengano accentrati da una persona sola al comando. E ancora un duro attacco al “dirigismo” dei dirigenti, che secondo il portavoce del Polo Civico è il vero “male” dell’amministrazione soprattutto se gli assessori sono incapaci di imporre le proprie scelte, che però si può superare con “l’autorevolezza della politica”. Insomma, la primavera “ruvoliana” sta conoscendo i suoi primi temporali.