Pubblicato il: 23/07/2014 alle 16:30
di Samanta Carrubba
Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni
Compilare in modo attento e puntuale il proprio Curriculum è un’arma importantissima di cui il candidato dispone per distinguersi dalla massa ed essere contattato per un colloquio di lavoro.
Un CV ben redatto richiede del tempo ma ne vale la pena!
Le primissime informazioni da inserire sono i dati anagrafici (nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, recapiti telefonici, e-mail, foto formato tessera).
Successivamente è il turno della formazione e delle esperienze professionali. Esistono due modelli diversi da seguire per organizzare la sezione del curriculum dedicata agli studi: si parte dagli studi più recenti o da quelli più remoti. La prima tipologia è quella maggiormente usata. Nell’area formazione vanno indicati: il percorso di studi, i titoli conseguiti e anche i corsi di specializzazione e i master.
La seconda area del curriculum vitae è dedicata alle esperienze lavorative. Il consiglio di base è di iniziare con le informazioni più recenti ed elencare separatamente ciascun impiego.
Nella sezione “abilità professionali” occorre porre in risalto eventuali obiettivi raggiunti, premi studio vinti o abilità sviluppate. E’ importante non dimenticare di menzionare eventuali esperienze all’estero.
Un buon curriculum vitae propone anche un’area dedicata alle competenze linguistiche. Nella sezione dedicata vanno indicate le lingue straniere conosciute ed il grado di competenza di ciascuna. In questa sezione sono da inserire anche eventuali corsi di lingua, esperienze di studio all’estero, certificazioni ufficiali che attestino le competenze linguistiche possedute.
L’area in cui apporre informazioni sulle conoscenze informatiche può essere più o meno dettagliata. Il criterio di scelta si basa sulla posizione per cui ci si candida.
La sezione destinata ai propri hobby e interessi è necessaria a fornire un quadro più completo del candidato ma attenzione a non divagare troppo e inserire troppe informazioni che potrebbero risultare fuorvianti e inutili ai fini della valutazione.
Il documento termina con il consenso al trattamento dei dati personali, la data e (importantissima ai fini di validità) la firma del candidato.
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