Pubblicato il: 11/09/2018 alle 15:33
“Anche quest’anno l’inizio della scuola in Sicilia è segnato dai soliti vecchi problemi: dall’inadeguatezza delle strutture alla carenza di tempo pieno, dalla precarietà nella quale sono costretti a lavorare migliaia di insegnanti, tra cui in particolare quelli di sostegno, alla carenza di organico del personale Ata”. Lo dice Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc Cgil Sicilia.
“Poco è stato fatto – aggiunge – sia da parte del governo nazionale che dalle istituzioni locali. Eppure si tratta di criticità strutturali che ci portiamo dietro ormai da decenni. Una sorta di maledizione dalla quale non riusciamo a liberarci”.
“Il quadro, infatti, è drammatico: l’80% dei nostri edifici scolastici non è in regola con la normativa e non dispone delle strutture idonee allo svolgimento delle attività didattiche; siamo tra le ultime regioni italiane per tempo pieno erogato, con un misero 7%, niente a che vedere con il 53% della Lombardia; sono circa 7.000 i posti di insegnamento di sostegno e ben 8.167 i posti di personale amministrativo tecnico e ausiliario che ancora oggi attendono di essere stabilizzati”.
“È evidente che questa situazione – conclude – va a scapito degli studenti, oltre che di tutto il personale della scuola. Per questo rivolgiamo l’ennesimo appello al ministro dell’istruzione e alla deputazione siciliana a Roma affinchè sia varato un Piano Marshall per la scuola al Sud che cominci a dare risposte serie e concrete per il futuro dei nostri giovani e dello stesso Mezzogiorno”.