Pubblicato il: 12/01/2022 alle 14:07
Domani torna a suonare la campanella nelle scuole siciliane. Dopo 3 ore di riunione, l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla ha comunicato che da giovedì gli studenti potranno fare rientro in classe. La decisione dopo l'incontro della task force regionale insediata presso l’Assessorato regionale all'Istruzione. Presente l’assessore Lagalla, il Direttore USR ed i rappresentanti dell’Assessorato ai trasporti, alla Sanità, il Coordinatore del CTS Regionale e dell’Ufficio di Presidenza della regione Siciliana. Lagalla, durante la riunione, ha comunicato che non vi sono le condizioni normative per un ulteriore adattamento del calendario scolastico, e che quindi non avrebbe emesso alcun provvedimento di revisione ulteriore del calendario scolastico, facendo così riprendere regolarmente da domani tutte le attività scolastiche in Sicilia.
L’Anci chiede alla Regione dati certi comune per comune sul numero dei positivi ma anche sul tipo di presenza e di pressione sulle strutture ospedaliere e sul numero dei vaccinati. Questo quello che è contenuto in una lettera a firma del sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando e consegnata ai rappresentanti della Regione. In pratica, i sindaci affermano che senza i dati sono pronti a ricorre all’articolo 50 del Testo unico degli enti locali ovvero la norma che permette ai primi cittadini di emanare ordinanze “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”. Tra queste anche la chiusura delle scuole argomento in discussione alla riunione.
"La nostra posizione è stata quella che, non essendovi le condizioni normative tali per emanare eventuale adattamento del calendario scolastico (come in premessa detto nell'intervento di apertura dall'Assessore Lagalla) ANP non chiederà cose non applicabili, ma lasciamo alle autorità sanitarie competenti di assumersi la responsabilità, laddove ne ricorrono le condizioni, di classificazione dei territori in zona arancione per consentire ai Sindaci di emettere le relative ordinanze", ha dichiarato Maurizio Franzò, presidente regionale dell’associazione nazionale dei presidi. "Ho chiesto che si abbia un canale privilegiato per la consegna di mascherine Ffp2 – ha aggiunto -, una più stretta correlazione dei dati inseriti in piattaforma, poiché rileviamo delle anomalie, un ampliamento delle sedi ove poter far fare i tamponi agli studenti".
Adesso, alcuni sindaci dei Comuni in zona arancione in Sicilia sono pronti ad emettere le ordinanze, sentito il parere dell'Asp, per tenere le scuole chiuse ed attivare la didattica a distanza. Già ieri il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, non attendendo la task force regionale, aveva deciso ed emanato un provvedimento: "Attività didattiche in presenza sospese fino al 19 gennaio, attivazione della Dad da giorno 13, attività in presenza per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali".(Denise Marfia, Gds.it)