Pubblicato il: 01/03/2021 alle 10:50
Slitta di una settimana, quasi ovunque, il potenziamento delle lezioni in presenza nelle scuole siciliane. Lo scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola. Troppo complicato mettere a punto un sistema di trasporti che preveda più bus in circolazione per spalmare su più corse un maggior numero di studenti.
Le difficoltà hanno così portato molti presidi e sindaci a mantenere le lezioni in aula alle superiori limitate al 50% degli alunni. Gli altri continueranno a seguire da casa, con la didattica a distanza.
L’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla aveva diffuso giovedì una circolare in cui lasciava ai presidi la possibilità di graduare il rientro al 75%. Ma fra venerdì e sabato una serie di riunioni nelle varie prefetture hanno fatto emergere la necessità di disporre in modo generalizzato il rinvio di almeno una settimana del rientro in classe dell’ulteriore quota del 25% di alunni. È successo a Trapani, Messina, Catania, Agrigento, Ragusa, Caltanissetta.
Caso estremo a Enna dove tutte le scuole sono state chiuse almeno fino al 13 marzo dopo un parere della Asp. Tutto più confuso invece per le scuole palermitane dove ogni preside sta decidendo autonomamente se e come riportare in classe l’altro 25% di studenti in attesa. Si va avanti quindi a macchia di leopardo.