Pubblicato il: 23/08/2019 alle 17:28
Come da copione, anche il prossimo anno scolastico inizierà sotto la cattiva stella della 'supplentite', con il solito valzer di precari e la conseguente discontinuità didattica che si ripercuoterà sugli studenti". E’ l’allarme lanciato dalla Gilda degli Insegnanti, che torna a segnalare l’inefficienza della macchina amministrativa provocata anche dal collasso degli uffici periferici, i cui organici sono ormai ridotti all’osso.
"Alla cronica carenza di personale, adesso acuita dai pensionamenti di quota 100, si somma – aggiunge Gilda – la mancanza, da parte degli Usr, di una linea univoca di interpretazione delle varie norme che regolano le nomine".
Per Rino Di Meglio, coordinatore nazionale, "senza un’omogeneità nella loro applicazione si rischia di ledere diritti e, quindi, di alimentare il contenzioso. La regionalizzazione dell’amministrazione scolastica, dunque, non ne ha migliorato il funzionamento".