Pubblicato il: 22/09/2020 alle 16:17
Da domani, mercoledì 23 settembre proclamati 3 giorni di protesta per genitori e lavoratori che da decenni, nelle nostre scuole, si occupano dell’assistenza igienico personale per gli studenti con gravi disabilità: “Da marzo sono a casa senza lavoro e senza stipendio. La Regione, dopo decenni, volta le spalle a migliaia di ragazzi disabili nelle nostre scuole e decide di non occuparsi più del servizio, cancellando di fatto anche migliaia di posti di lavoro in Sicilia, oltre un centinaio solo a Caltanissetta”, chiarisce Vincenzo Capomolla, delegato di SGB Sindacato Generale di Base.
Dopo mesi di protesta, siamo al dunque: “La Regione fino alla scorsa settimana giurava che non ci fossero problemi, anche se i fatti erano davanti agli occhi di tutti; stesso atteggiamento per i sindacati complici. Le istituzioni che si sfilavano”.
“Con migliaia di posti di lavoro in ballo e migliaia di ragazzi nelle scuole col diritto allo studio a rischio, non c’è alternativa: facciamo sul serio e non possiamo permetterci di mollare, che sia chiaro. Da domani siamo in protesta continua davanti al Comune, pretendiamo soluzioni che garantiscano lavoro, ragazzi e diritto allo studio. A costo di montare le tende”.
“Intanto la scuola è iniziata: non solo migliaia di assistenti all’igiene personale dopo decenni sono a casa senza lavoro, ma sono a casa anche i ragazzi che non trovano più nelle scuole l’assistenza alla loro condizione di disabilità: uno strappo al diritto allo studio folle ed inaccettabile, su cui stiamo valutando ogni ulteriore aspetto di qualsiasi natura”.
“Una decisione folle, ripetiamo, in una terra che ha fame di lavoro, servizi e diritti, si continuano invece a creare disoccupazione e tagli. Complimenti. Una situazione che chiama in causa direttamente la Regione ed il presidente Musumeci, responsabile del servizio e della decisione, ma anche comuni ed ogni organo territoriale dello Stato”, continua il delegato SGB.
“Per questo da domani riprendiamo la protesta, chiedendo ancora incontro e soprattutto soluzioni immediate a Sindaco, Consiglio comunale, Prefetto, ex Provincia ed a tutte le forze politiche. Da settimane abbiamo lanciato la proposta di una proroga almeno di 1 anno del servizio: se vogliono riformarlo c’è bisogno di tempo, ma sia chiaro: basta tagli a lavoratori e ragazzi. Anzi, c’è spazio per migliorare il servizio e garantire finalmente stabilità e dignità ai lavoratori”.
Appuntamento da domani davanti al Comune a partire dalle ore 10. “3 giorni di protesta pronti, ripetiamo, a piantare anche le tende, perché davanti alla perdita del posto di lavoro non c’è e non ci sarà alternativa”.