"Siamo sempre stati a favore della collaborazione, della sinergia e del dialogo, ma che adesso l'ASP vada in radio a rispondere in maniera vaga sulle responsabilità inerenti la chiusura delle scuole, o addirittura a scaricare su di noi le colpe, non è accettabile". E' quanto afferma in una nota, l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Gela, Cristian Malluzzo. "A questo gioco al massacro non ci stiamo più. La stragrande maggioranza della popolazione scolastica vuole la DAD, le aule – prosegue Malluzzo – sono comunque vuote, e noi amministratori già dal 15 aprile eravamo pronti ad attivare la didattica a distanza per tutti, ma ad oggi, 29 aprile, non abbiamo il parere favorevole dell'ASP, che è, lo ricordiamo, obbligatorio e preventivo.
Quando il Sindaco, finalmente, avrà sulla sua scrivania il documento con quel parere, emetterà l'ordinanza di chiusura, che spetta a lui, nessuno ha mai detto il contrario o ha messo in dubbio che fosse di competenza dell'ASP. Qualcuno ha volutamente creato una enorme confusione, quando sarebbe bastato che l'ASP ci mandasse una mail mettendo per iscritto che, analizzati i numeri, era il caso di chiudere le scuole. Invece, nonostante tre note inviate dal Sindaco dal 15 al 23 aprile, ci è stato ripetuto che la situazione era sotto controllo, che i dati erano certificati e attendibili e che non c'erano i numeri per chiudere. Affermazioni reiterate anche durante l'incontro del 27 aprile in Prefettura.
Quindi, l'ing. Caltagirone parli in modo chiaro. I loro ritardi nelle comunicazioni sono denunciati da una intera popolazione, non solo dal Sindaco e dai dirigenti scolastici. L'impressione è che, nonostante gli sforzi e il grande lavoro portato avanti da tutto il personale, manchi una cabina di regia capace di mettere i vari settori in comunicazione tra di loro. Il dipartimento di prevenzione, infatti, su indicazione dell'assessorato regionale alla sanità, è quello che materialmente deve monitorare l'andamento della situazione nelle scuole, e poi comunicarlo per le relative decisioni. Purtroppo, però, ci sono delle evidenti difficoltà, e sarebbe più apprezzabile se, invece di negarlo, ci dicessero che si sta lavorando per risolvere i problemi.
Il Sindaco sta cercando solo di fare il suo dovere in un labirinto fatto di leggi, ordinanze, delibere, circolari e regolamenti. Sulle competenze e sui passaggi istituzionali non si scherza, e l'amministrazione Greco ha sempre fatto tutto alla lettera. La si smetta, quindi, di alimentare tensioni sociali. Noi rispettiamo le norme, e lo testimoniano tutte le ordinanze emesse in questi mesi di emergenza sanitaria. Ogni parola è stata scritta dopo aver interloquito con Prefettura e ASP, e dimostrazione ne sono i pareri allegati. Ad oggi, quindi, siamo impossibilitati a chiudere le scuole in assenza del parere favorevole dell'ASP, e questo la città lo deve sapere in maniera chiara. Noi non abbiamo paura di prendere decisioni, ci assumiamo la paternità di ogni provvedimento, ma non siamo sceriffi: tutto dev'essere fatto a norma di legge.
Sottolineo, infine, che dal 3 maggio partirà una nuova, massiccia campagna di screening destinata alla popolazione scolastica. I calendari sono già stati predisposti e inviati ai dirigenti, e in quei 2-3 giorni di monitoraggio le scuole saranno chiuse, in modo da attendere l'esito dei tamponi e programmare un rientro sicuro per tutti.