I carabinieri di Messina hanno sequestrato la presunta arma del delitto di Sara Campanella. La conferma arriva nel corso dell’autopsia eseguita sul corpo della giovane studentessa di Misilmeri.
L’arma è ora al vaglio degli inquirenti, che dovranno verificarne la compatibilità dalle risultanze mediche. A confermarlo, a margine dell’autopsia, l’avvocatessa Concetta La Torre, legale della famiglia Campanella: «Si dovrà accertare se si tratta effettivamente dell’arma che ha tolto la vita a Sara», ha spiegato ai cronisti presenti.