Pubblicato il: 10/02/2018 alle 12:05
Il titolare di un negozio “Compro Oro” di Gela è stato denunciato per ricettazione perché nel suo negozio la polizia ha rinvenuto oggetti in oro per circa 150 mila euro di provenienza presumibilmente furtiva. La polizia ha anche proceduto al sequestro degli oggetti ritrovati. Gli agenti del commissariato di Gela e in particolare la sezione amministrativa, durante un servizio di controllo, transitando in via Cairoli, hanno notato che l’esercizio commerciale in questione, la cui attività era cessata il 31 dicembre scorso, aveva le insegne di compro oro ancora posizionate all’esterno, con le luci all’interno del locale accese, facendo presagire la continuazione dell’attività di compro oro. Pertanto la polizia ha proceduto al controllo del locale, trovando sul posto il coniuge dell’ex titolare. Il titolare ha riferito di trovarsi là perché stava aspettando un acquirente per la vendita del locale. Nel frattempo gli agenti hanno notato che sul tavolo erano presenti monili in oro, utensili vari e bilancini per la pesatura di oro e monili esposti anche nella vetrina. Inoltre, all’interno della cassaforte vi erano custoditi svariati oggetti in oro bianco e giallo, orologi e diverse buste contenenti pietre, verosimilmente diamantini, di vario peso e caratura. Alla richiesta del registro di compro oro per verificare la provenienza del materiale, l’uomo ha dichiarato di esserne sprovvisto perché, a suo dire, trattenuto dall’ex titolare, e di avere per parte del materiale alcune fatture di acquisti effettuati a più riprese presso una gioielleria di Gela. Dall’esame di detta documentazione e dagli accertamenti esperiti, non si riusciva a giustificare la provenienza esatta della merce. Pertanto, la polizia ha proceduto al sequestro degli oggetti preziosi in questione, del valore complessivo di circa euro 150 mila euro, ritenendo che gli oggetti preziosi potessero avere provenienza illecita.