Pubblicato il: 28/01/2019 alle 20:44
Il vice segretario generale provinciale della Fit Cisl Rosario Margiotta e il segretario territoriale provinciale dello Snalv Confsal Manuel Bonaffini ancora una volta si trovano a dovere chiedere un incontro ai vertici della Srr Ato Cl 3 perché si esprima circa le soluzioni che ha individuato per porre fine alla gravissima situazione che quotidianamente vivono i dipendenti della SRR ATO 3 in servizio presso il comune di Serradifalco, tra i quali serpeggia un malumore assai diffuso per via del mancato pagamento degli stipendi che oramai ammontano a circa sette mensilità, oltre la quattordicesima.
Ad oggi sembrerebbe che il Sindaco di Serradifalco non abbia, ancora, provveduto ad accreditare quanto di sua competenza nelle casse della SRR ATO 3 e che, per tale motivo, l’Azienda non provveda al pagamento degli stipendi degli operatori del comune di Serradifalco, mortificando così, il legittimo diritto dei lavoratori di vedersi accreditati gli stipendi dovuti e per i quali prestano la loro attività, contrariamente a quanto accade per il resto dei lavoratori in servizio in altri comuni e, comunque, sempre dipendenti della stessa Società – SRR ATO 3- con evidente disparità di trattamento tra dipendenti di una stessa azienda.
Nel ricordare, che i suddetti lavoratori hanno sottoscritto un contratto con la SRR ATO 3, che si è impegnata, come sopra indicato, a mantenere con i lavoratori le medesime condizioni giuridiche ed economiche esistenti alla data dell’assunzione per le mansioni coerenti al profilo d’inquadramento, applicandosi il CCNL dei Servizi ambientali, oltre la tutela di cui all’art. 18 ex legge 300/70.
Che pertanto non può essere ritenuto valido motivo del mancato pagamento delle retribuzioni dovute, la mancata erogazione delle somme da parte del Comune di Serradifalco.
I sindacati pertanto, chiedono un urgente incontro chiarificatore da svolgersi, presso la Prefettura di Caltanissetta, alla presenza, con la funzione di garante, del prefetto di Caltanissetta.
Ci appelliamo al senso di responsabilità di chi è chiamato a prendere decisioni per evitare il proliferare di malumori in seno ai lavoratori, prestando il fianco ad eventuali facinorosi che potrebbero fare precipitare nel caos il sistema di raccolta nel comune di Serradifalco, facendo pressione sulla situazione di grave indigenza che vivono i lavoratori per via della mancata corresponsione dei loro stipendi e rendendo vani gli sforzi di chi quotidianamente cerca di sopire i malumori dei lavoratori che non riescono più ad assicurare i generi di prima necessità alle loro famiglie.
Facciamo presente che alcuni lavoratori rischiano di non potere più pagare i mutui o i prestiti contratti con banche e finanziarie, altri non riescono più ad avere credito presso i negozi di alimentari e che le utenze vengono a mala pena pagate, tale situazione, divenuta incandescente, rischia di esplodere se non si interviene in maniera decisa senza più temporeggiare.