Pubblicato il: 08/10/2023 alle 14:16
I Carabinieri della Stazione di Belpasso, con il supporto dei colleghi del N.A.S. di Catania, hanno denunciato un 47enne del posto perché ritenuto responsabile di esercizio abusivo di una professione, nonché di gestione, smaltimento e combustione illecita di rifiuti. Nel quadro delle attività di verifica, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Paternò per garantire il controllo sulla salubrità degli alimenti destinati al consumo umano, i militari della Stazione di Belpasso, grazie ad una mirata attività info investigativa, hanno appreso di un panificio abusivo allestito da un 47enne del posto all’interno di un deposito di sua proprietà.
Pertanto i Carabinieri, la scorsa mattinata hanno predisposto un servizio finalizzato ad accertare la veridicità di quanto appreso ed in effetti hanno sorpreso il 47enne alla guida di un furgone, mentre stava per consegnare a domicilio i prodotti del suo panificio ad alcuni ignari acquirenti. Prima ancora che gli alimenti potessero essere consumati, è subito scattato l’intervento dei militari dell’Arma, che hanno controllato il “commerciante abusivo” che di fatto risultava sprovvisto di qualsiasi autorizzazione amministrativa o sanitaria che lo abilitasse al commercio di alimenti. Dunque i militari si sono fatti guidare presso i locali da cui provenivano gli alimenti che aveva provato a commercializzare, e si sono trovati di fronte ad un panificio totalmente abusivo, che hanno deciso di ispezionare e si sono resi conto che fosse totalmente sprovvisto di qualsiasi autorizzazione.
Ad aggravare il quadro investigativo emerso, i Carabinieri hanno constatato la totale assenza di ogni cautela che garantisse la necessaria salubrità degli alimenti durante le varie fasi della lavorazione: il locale destinato alla preparazione del pane, infatti, era adibito anche a deposito di mobili e macchinari vari. Il pavimento del laboratorio abusivo era in battuto di cemento con conseguente innalzamento di polveri al passaggio e privo di allaccio alla rete elettrica ed idrica, alla cui mancanza l’uomo aveva ovviato con un generatore autonomo ed un bidone d’acqua. Dentro lo stesso locale inoltre i militari hanno rilevato anche la presenza di alcuni gatti, in contrasto con le norme inerenti all’igiene ed alla tutela della salute.
Poi, nell’esaminare il forno dove avveniva la cottura del pane, i Carabinieri si sono accorti che la legna utilizzata per la cottura degli alimenti proveniva dalle cataste di rifiuti ingombranti che erano stati ammassati nel terreno prospicente al deposito: infissi, sedie, divani e pallets, i cui resti combusti erano rilevabili anche all’interno dello stesso forno, ancora caldo per la recente panificazione.