Pubblicato il: 21/04/2021 alle 21:21
Via libera in Consiglio dei ministri al decreto sulle riaperture. Il coprifuoco resta alle 22: è stato lo stesso premier Mario Draghi a stoppare la modifica al coprifuoco decisa nell'ultima cabina di regia. Il capo del governo avrebbe mostrato anche una certa irritazione sul cambio di linea, sul coprifuoco, da parte della Lega rispetto a quanto già stabilito collegialmente. Sul mantenimento del coprifuoco alle 22 si erano già espressi favorevolmente i ministri di Pd, M5S e Leu.
Il Cdm alla fine ha confermato sostanzialmente la bozza del decreto riaperture, incluso il "no" ai ristoranti al chiuso la sera a maggio e all'anticipo di uno slittamento dell'orario del coprifuoco. Ed è a quel punto che la Lega ha annunciato la sua astensione sul provvedimento. In zona gialla, dunque, riaprono i ristoranti a pranzo e a cena. Mentre sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso, e a pranzo, a partire dal primo giugno.
Dal 26 aprile e fino alla fine dell'anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado).La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Aumentato, quindi, dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell'Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale." Così il decreto sulle riaperture nel passaggio in cui si disciplina il cosiddetto "green Pass" per la circolazione tra Regioni italiane anche di diverso colore. Quindi dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all'altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.
Secondo quanto stabilito dal decreto "può avere il certificato verde: • chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto). • chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione) • chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)". Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.