Pubblicato il: 30/11/2023 alle 10:35
Si fa prestare il cellulare da un’altra persona e lo usa per minacciare la moglie. Una vicenda segnalata via e-mail al Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania in cui un utente che ha così dato il via alle indagini. Alla fine la Procura Distrettuale di Catania ha delegato la Polizia a notificare la misura cautelare di divieto di avvicinamento ed installazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”, emessa dal GIP del Tribunale nei confronti di un uomo di anni 39, residente a Catania, ritenuto responsabile dei delitti di atti persecutori aggravati.
Tutto è successo in un ospedale cittadino quando il 39enne ha chiesto in prestito il cellulare ad un uomo. Nel corso di quella telefonata, il proprietario del cellulare aveva udito delle frasi minacciose rivolte dall’uomo all’interlocutore. Le indagini, da subito avviate, hanno permesso di identificare una donna come titolare dell’utenza telefonica formulata. A questo punto, gli operatori della Polizia postale hanno ascoltato la signora, madre di minori, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione.
È emerso che l’indagato minacciava la donna con frasi quali “Se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”, tempestava la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.
Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia Postale hanno consentito al Pubblico ministero di richiedere ed ottenere una misura cautelare nei confronti dell’indagato.