Pubblicato il: 03/09/2014 alle 10:38
A ispirarlo, ne sono certi gli inquirenti e gli psicologi che l'hanno visitato, è stato Dante, il protagonista “buono” del film di Benigni Johnny Stecchino, che truffava l'assicurazione simulando un improbabile tic, dovuto a un incidente, che lo costringeva a muovere continuamente la mano destra. Così, farneticando e invocando la mamma e agitando la mano, Nicola Geraci detto Biscottino, 39 anni, accusato di mafia, ha cercato di farsi passare per pazzo e ottenere la scarcerazione.
Ma i sintomi della presunta incapacità di intendere e di volere che i suoi legali hanno indicato nell'istanza di liberazione, non hanno convinto lo psicologo che, dopo vari colloqui, ha concluso che “Biscottino” è sano e in sè. E così, dopo un incidente probatorio, il gip di Palermo ha respinto la domanda degli avvocati del presunto mafioso che è stato arrestato a giungo scorso su ordine della dda nell'ambito dell'inchiesta “Apocalisse”.
Oltre a Geraci sono finiti in carcere 94 tra boss e gregari delle cosche mafiose palermitane di Resuttana e San Lorenzo.