Pubblicato il: 19/11/2020 alle 08:53
Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela e della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica – aliquota di Polizia di Stato – nel corso di complesse attività d'indagine, ha tratto in arresto Bobi Gruia, rumeno di 37 anni, colto nella flagranza del delitto di stalking. L'indagato, più volte denunciato dalla ex compagna per una serie di allarmanti episodi di violenza continuata – spesso richiedenti
interventi di polizia e culminati in molteplici accessi al locale pronto soccorso, con conseguenti ricoveri ospedalieri – intorno alle 16 di ieri, si è presentato davanti la porta d'ingresso dell'abitazione dove la donna lavorava, e con fare minaccioso, ha provato ad entrare. A quel punto la donna ha abbassato la saracinesca per evitare l'aggressione barricandosi all'interno. Una volta dentro l'appartamento ha contattato le forze dell'ordine per chiedere aiuto.
Sul posto è intervenuta la polizia che ha tratto l'uomo in arresto. Il trentasettenne, conosciuto anche con il nome di Bobi Ursu, è gravato da numerosi precedenti. E' stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, furto aggravato in concorso, minaccia, violazione della legge sulla detenzione delle armi, nonché già tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Dopo le formalità di rito, l'arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Gela, ove rimarrà ristretto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Al vaglio degli inquirenti vi sono ad oggi ulteriori episodi in cui è rimasta vittima la donna di nazionalità romena, anche al fine di dimostrare la natura e la specie di eventuali altre ipotesi di reato poste in essere dall'indagato. L'aver tratto in arresto un pluripregiudicato per reati di siffatta violenza che, nel tempo, ha di fatto ridotto in uno stato di totale soggezione, fisica e psicologica, la propria ex compagna è, senza alcun dubbio, un positivo risultato delle Istituzioni cittadine. Si è così posto un fermo e deciso argine alle perduranti condotte poste in essere dall'indagato, intrinsecamente insidiose e
suscettibili di potere determinare conseguenze irrimediabili ed irreversibili per la vittima del reato.