Pubblicato il: 27/04/2014 alle 16:19
Giarratana presenta gli assessori e i candidati al Consiglio
Ancora prima della faccia, dice di averci messo l'esperienza. Perché solo se conosci i meccanismi contorti che muovono Palazzo del Carmine puoi amministrare la città e i suoi problemi. Parola di Michele Giarratana, aspirante sindaco di Caltanissetta che oggi al cineteatro “Bauffremont” ha presentato parte della sua squadra di assessori e i consiglieri candidati nelle liste “Grande Nissa”, “Giarratana Sindaco” e “Caltanissetta Protagonista”. Profili variegati: giovani, commercianti, imprenditori e professionisti, uomini e donne del volontariato, pensionati.
I nisseni, insomma. Quelli che “non cambiamo città, ma cambiamo la città” per rifarsi allo slogan dell'ingegnere Giarratana, ex assessore della prima giunta comunale italiana di Destra nell'era targata Peppino Mancuso dopo  Tangentopoli. Giarratana ha voluto con sé il suo ex collega di giunta Arcangelo Pirrello, presidente della Cassa nazionale dei Geologi e in passato assessore ai Lavori Pubblici, il commercialista Calcedonio Agnello, la scrittrice e docente d'inglese Lucia Collerone autrice del metodo “Libera…mente” sulla cura della dislessia scolastica, e il medico traumatologo Massimo Siracusa. Gli altri due nomi che completeranno la squadra li indicherà successivamente.
Dal palco, Michele Giarratana le suona a tutti. Compreso a Michele Campisi, che della sua Giunta è stato assessore prima di sbattergli la porta in faccia e che – secondo Giarratana – non dava possibilità di amministrare.
Non risparmia nomi e cognomi quando attacca il centrodestra, coalizione in cui “è stata minata l'intelligenza, la personalità e la dignità di tante persone. Sono andati alla ricerca di un candidato senza programmi – e cita espressamente il candidato Gioacchino Lo Verme – loro hanno torto e noi abbiamo ragione. Quella non è la strada del cambiamento, ma dello status quo. Noi sappiamo cosa fare, perché abbiamo la governance, abbiamo l'esperienza amministrativa. Io non ho burattinai, siamo tutti persone libere”. E giù applausi.
Bordate di Michele Giarratana arrivano anche agli aspiranti consiglieri, a quelli che distribuivano fac-simile senza indicare il nome del sindaco da sostenere perché i partiti hanno litigato fino alla fine per individuarlo. Scelte d'opportunità, piuttosto che di credibilità politica. E' la prova, per il leader di Caltanissetta Protagonista, che i partiti hanno fallito. “In questa campagna elettorale non ci hanno messo la faccia perché non sono credibili, esprimendo candidati che non hanno il coraggio di presentarsi ai confronti. Noi invece ci abbiamo messo faccia e cuore”, ha aggiunto Michele Giarratana, ascoltato in prima fila dal suo ex sindaco  Mancuso che annuisce.
“Ruvolo dice che non seguirà le imposizioni dei partiti – dice Giarratana riferendosi al candidato del Polo Civico sostento anche da Pd e Udc – ma non potrà mai redimere persone come Peppe Gallè, Angelo Lomaglio e Gianluca Micciché”. E poi l'appello agli elettori, non soltanto a quelli già schierati con lui. “Non dovete votarci per amicizia o perché legati dall'affetto, ma per quelle cose credibili che fanno parte del nostro progetto”.