Pubblicato il: 23/05/2024 alle 08:08
Aerei per “inseminare” le nuvole e provocare piogge mirate. E’ una tecnica già utilizzata in alcune parti del mondo dove non piove quasi mai come negli Emirati Arabi. Ma che ora qualcuno chiede che sia messa in atto anche in Sicilia per combattere la siccità. La richiesta al governo regionale è contenuta in una mozione di Giuseppe Catania, deputato all’Ars di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Attività Produttive. «Tra le misure previste per contrastare la siccità in Sicilia sia utilizzata anche la stimolazione artificiale delle piogge, tramite la tecnica del “cloud seeding”».
econdo Giuseppe Catania, «sarebbe opportuno un progetto sperimentale su un’area ben delimitata della Sicilia, in aggiunta alle altre iniziative previste della Protezione Civile Regionale per mitigare la crisi idrica: la riduzione dei consumi delle utenze idropotabili, l’adeguamento degli invasi, campagne di informazione e sensibilizzazione per il risparmio, il reperimento di risorse alternative, l’acquisto di autobotti e silos, la messa in opera e sistema di pozzi e sorgenti, la riparazione delle reti idriche, l’ammodernamento degli impianti di dissalazione nei siti dismessi di Porto Empedocle, Paceco-Trapani ed eventualmente anche Gela».
Nuove tecnologie
Il «cloud seeding» (inseminazione delle nuvole) è basato sulla diffusione di getti di ioduro d’argento o di ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido) all’interno di determinate nuvole, attraverso l’uso di aerei appositi o tramite cannoni da terra. «Grazie alle nuove tecnologie è possibile usare anche palloni aerostatici o droni che garantiscono maggiore efficacia e costi operativi più contenuti- dice Catania- Ad aziende che offrono servizi di questo tipo ricorre da tempo il governo degli Emirati Arabi Uniti, un paese molto poco piovoso. La richiesta è aumentata anche negli Stati Uniti occidentali e in Messico».
Mamma mia, che ignorante deve essere questo onorevole Catania. Non si è ancora accorto di tutti gli aerei che gli passano sopra la testa tutti i giorni e praticano la geoingegneria (già in atto già dal 2002 ai tempi del penultimo governo Berlusconi), per far scattare la siccità al Sud Italia (prevalentemente cerealicolo) e le inondazioni con forti temporali e grandinate al nord Italia (prevalentemente orticoltura e frutticoltura). Per distruggere la nostra agricoltura e fare vendere le terre alle multinazionali e agli oligarchi stranieri.