Pubblicato il: 28/05/2020 alle 09:18
Ufficialmente i confini della Sicilia sono chiusi fino al 7 giugno. Ma il governo Musumeci è al lavoro su una nuova ordinanza che in base alle decisioni nazionali e anche all'andamento dei contagi confermi o modifichi l'attuale disposizione. Ma c'è di più. Nonostante le polemiche che arrivano dalle Regioni del Nord, il governatore è pronto a chiedere obbligatoriamente un certificato sanitario per chi entrerà in Sicilia.
"Noi in Sicilia abbiamo fatto un’ordinanza che impedisce di entrare nella regione non fino al 4 ma fino al 7 giugno – spiega Musumeci in un'intervista a "Il Messaggero" -. E ora dobbiamo farne un’altra che confermi questa o che la modifichi. Con il cuore aprirei l’isola ai turisti già dal 7 giugno. Ma con la ragione dico: aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare e sulla base di questo decidiamo. Ma tutti insieme, presidenti regionali e governo, dobbiamo confrontarci e credo lo faremo sabato. Ci vuole una responsabilità condivisa da tutti".
Alla domanda se chiederà il "passaporto sanitario" a chi verrà in vacanza nell’Isola dal Nord, Musumeci risponde che "io lo chiamo protocollo per poter garantire la sicurezza sanitaria di chi in Sicilia arriva: stiamo lavorando per mettere a punto questo documento. Occorre filtrare, nel rispetto di tutti e senza fare discriminazioni, chi arriva da noi".
Per Musumeci il governo Conte in questi mesi "ha avuto fasi alterne, direi 'sereno variabile'. Un clima di odio verso la Lombardia? Non mi pare proprio. Nei nostro ospedali abbiamo ospitato pazienti bergamaschi, arrivati quasi in coma: e sono andati via guariti".
E sulla crisi economica legata alla pandemia, Musumeci sottolinea che "questa crisi dev'essere un’occasione non per ampliare ma per per ridurre i disequilibri territoriali. Temo l'insensibilità della burocrazia".