Pubblicato il: 06/12/2013 alle 16:15
Anche nel 2012 sono diminuiti gli infortuni e i morti sul lavoro in Sicilia. Lo certifica il rapporto annuale dell’Inail regionale presentato stamane a Palermo. Pur non trascurando il consistente calo degli occupati, dovuto alla crisi economica, e il probabile aumento del lavoro nero, i numeri risultano significativamente inferiori rispetto all’anno precedente e la tendenza per il 2013 (dati al 31 ottobre) e’ quella di un ulteriore calo per gli infortuni (circa il 10% in meno) e di una sostanziale ‘tenuta’ per gli incidenti mortali. Nel 2012 sono 44 gli infortuni mortali registrati a fronte di 59 eventi avvenuti nel 2011, pari a un decremento del 25%. In particolare, l’andamento decrescente degli eventi mortali si registra negli infortuni da circolazione stradale (autotrasportatori, commessi viaggiatori), con 7 eventi rispetto ai 14 del 2011 (50%), e per gli infortuni in itinere, cioe’ quelli avvenuti nel percorso casa-lavoro-casa, 6 rispetto ai 17 del 2011 (-64%).
In ambiente di lavoro ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo) si registra invece un lieve incremento con 31 eventi rispetto ai 28 del 2011 ( 10,7%). Nel dettaglio, 32 infortuni mortali sono avvenuti nella gestione industria e servizi, 11 in Agricoltura e un evento nella gestione Dipendenti Conto. La provincia piu’ colpita e’ stata Catania con 12 eventi mortali, seguono Palermo, Agrigento e Siracusa con 6, Trapani con 5, Messina con 3, Caltanissetta, Enna e Ragusa con 2. “L’infortunio mortale e’ comunque una sconfitta, anche perche’ la casualita’ incide solo in un numero ristrettissimo di casi – ha detto nel corso della conferenza stampa il direttore di Inail Sicilia, Daniela Petrucci -. La caduta dall’alto, ad esempio, non dovrebbe accadere. Investire in sicurezza e’ un campo che da’ la resa maggiore, e’ un investimento che ci evita costi notevoli anche al seguito del verificarsi degli infortuni”.
Quanto agli infortuni, nel 2012 ne sono stati denunciati all’Inail 28.805, con un calo del 10,1% rispetto ai 32.052 del 2011: 23.850 sono avvenuti nel settore Industria e Servizi, 2.372 in Agricoltura e 2.583 nello Stato. Il confronto dell’andamento infortunistico con l’anno precedente, nei principali settori economici, mostra una marcata riduzione in termini di infortuni in quasi tutti i settori, quali ad esempio: Industria (-27,32%), Costruzioni (-15,09%), Commercio (-15,46%), Trasporti (-14,24%), Agricoltura (-2,55%). Il fenomeno infortunistico si concentra soprattutto nelle province di Catania con 6.557 (-5,5 rispetto al 2011), Palermo con 6.047 ( 9,1% rispetto al 2011) e Messina con 4.131 casi (-8,6%). Un trend complessivamente decrescente in tutte le citta’ siciliane, con picchi del 17% ad Agrigento e Caltanissetta, seguite da Ragusa (15%). In diminuzione anche gli infortuni dei lavoratori stranieri: sono 1.519 quelli denunciati, 2 quelli mortali, entrambi nella provincia di Trapani. E ancora, nel 2012 sono state presentate 1.376 denunce di malattie professionali rispetto alle 1.522 del 2011 (-9,8%), di cui 1.269 in Industria e Servizi, 90 in Agricoltura e 17 in conto Stato, in linea con il trend nazionale. La provincia di Messina ha il maggior numero di denunce presentate (273); seguono Caltanissetta con 233, Palermo con 159, Catania con 144, Agrigento con 113, Ragusa con 86, Siracusa con 77 e Trapani con 56 denunce. “Indubbiamente l’anno trascorso e’ stato un anno complesso, condizionato sensibilmente dalla grave crisi economica che ha segnato in maniera significativa il nostro Paese, con inevitabili riflessi negativi anche sul tessuto produttivo siciliano – sottolinea Petrucci -. I risultati, pero’, ci confortano, evidenziando come, nonostante tutto, il sistema di assicurazione sia rimasto saldo e pienamente reattivo alle sollecitazioni negative, grazie non solo alle iniziative assunte, ma anche all’impegno e alla capacita’ di rimodulazione organizzativa del personale regionale dell’Istituto. Il trend e’ positivo, ma dobbiamo proseguire con le iniziative, con l’informazione e con le sinergie con altri Enti”.