Pubblicato il: 18/06/2021 alle 19:15
Sono 170 i nuovi casi di Coronavirus registrati oggi in Sicilia, ancora una volta la regione è la prima in Italia per nuovi contagi anche se i numeri si confermano in calo. I tamponi processati sono stati 14.208, con un tasso di positività all'1,1%: venerdì scorso i contagi furono 273 e il tasso era al 2%. Tre le vittime nelle ultime 24 ore, 366 i guariti. Diminuisce anche il numero di pazienti ricoverati in ospedale: sono 259 quelli in regime ordinario (-24 rispetto a ieri) e 30 quelli in terapia intensiva (-5), mentre nessun nuovo ingresso in rianimazione è stato registrato nelle ultime 24 ore. La distribuzione di casi registrati per province vede Palermo con 25 casi, Catania 26, Messina 19, Siracusa 18, Trapani 15, Ragusa 12, Agrigento 23, Caltanissetta 31, Enna 1.
Prosegue il calo della curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 1.147 contro i 1.325 di ieri. Con 216.026 tamponi (ieri 200.315) scende anche il tasso di positività che è allo 0,5%. I decessi sono 35 (ieri 37), per un totale di 127.225 vittime dall’inizio dell’epidemia. Si allenta ancora la pressione sulle strutture sanitarie: le terapie intensive sono 28 in meno (ieri -27) con 11 ingressi del giorno, e scendono a 416, mentre i ricoveri ordinari sono 208 in meno (ieri -176), 2.680 in totale. La regione con più casi odierni come detto è la Sicilia (+170), seguita da Lazio (+147), Lombardia (+114), Campania (+107) e Puglia (+106). I contagi totali salgono così a 4.250.902. I guariti sono 7.648 (ieri 4.533, per un totale di 4.031.605. Sempre in calo il numero degli attualmente positivi, 6.536 in meno (ieri -3.247): i malati ancora attivi sono ora 92.072. Di questi, sono in isolamento domiciliare 88.976 pazienti.
«Anche in questa settimana registriamo una continua decrescita in tutte le regioni, e in numerosi comuni non ci sono stati casi nelle ultime settimane», ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero sull'andamento settimanale dell’epidemia. «Rimane elevato anche il numero di tamponi – ha aggiunto – un dato molto importante in una fase di decrescita come questa, proprio perché è importante intervenire rapidamente e screenare i casi sospetti e intercettarli prima possibile» (Piero Vassallo, Gds.it)