Pubblicato il: 28/04/2022 alle 19:03
Nella mattina di ieri, nell’ambito del Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro e il contrasto del lavoro irregolare, firmato presso il Palazzo del Governo nel mese di novembre dello scorso anno, si è svolto un importante convegno promosso dal Presidente della Sicindustria, al quale hanno partecipato con autorevoli interventi sulla delicata e complessa tematica il Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, il Sindaco Roberto Gambino, il Questore Emanuele Ricifari, il Comandante provinciale dei Carabinieri Vincenzo Pascale e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Stefano Gesuelli. La circostanza ha rappresentato l’occasione per un approfondimento e un proficuo confronto in materia di sicurezza e lotta contro le diverse forme di lavoro irregolare e il caporalato, anche alla luce delle direttive e degli obiettivi definiti in seno al predetto Accordo interisitituzionale.
Proseguendo, infatti, nell’intento, promosso con la stipula del Protocollo, di stimolare una maggiore sinergia tra le amministrazioni coinvolte per sviluppare percorsi virtuosi sia sul piano della prevenzione che su quello del rispetto delle misure di sicurezza, il convegno ha permesso agli intervenuti di analizzare nel dettaglio talune problematiche e sviluppare spunti di riflessione utili a proseguire nell’azione avviata. In particolare, i presenti, nel rinnovare il plauso per l’incisiva forma di collaborazione messa a punto con la stipula dell’Accordo interistituzionale, hanno ribadito l’importanza di insistere sul piano della prevenzione attraverso la promozione di poderose ed efficaci azioni di sensibilizzazione volte a incoraggiare le imprese e i lavoratori a prestare maggiore attenzione al rispetto delle misure di sicurezza, accrescendo la consapevolezza di datori di lavoro e lavoratori sui rischi di settore.
L’obiettivo preminente, dunque, portato avanti nel corso di diverse riunioni tenute in Prefettura per dare attuazione al Protocollo e nell’ambito delle iniziative svolte fino ad oggi e che seguiranno nei mesi avvenire, rimane quello di promuovere una cultura della legalità, ingenerando la convinzione che il rispetto della normativa sulla sicurezza dei lavoratori e la promozione di forme di lavoro regolare assicurano vantaggi irrinunciabili, sia sotto il profilo della tutela della vita umana che del benessere psico-fisico del lavoratore.