Pubblicato il: 26/08/2013 alle 07:26
Si parlerà della gestione della presenza degli immigrati e degli aspetti relativi all'ordine pubblico legati alla loro presenza in città, durante il vertice programmato per questa mattina alle 11 nella Prefettura di Caltanissetta. La riunione è stata convocata dal prefetto Carmine Valente dopo i disordini accaduti ieri, quando una cinquantina di immigrati africani richiedenti asilo politico e ospiti nel Cara di Pian del Lago hanno creato dei blocchi stradali al bivio Minichelli e sulla Sp 5 per protestare contro la presenza di afgani e pakistani con i quali la sera prima v'erano stati forti scontri per problemi di convivenza, tant'è che cinque africani sono finiti in ospedale chi con fratture e altri con ferite da armi da taglio. La serrata dei cui somali, congolesi, malesi – donne e uomini – è durata fino al tardo pomeriggio. Decisiva è stata la mediazione dei funzionari della Questura nissena, che hanno incontrato le delegazioni delle due fazioni etniche convincendoli a non creare più disordini nella struttura d'accoglienza. Ma spesso questi litigi avvengono a causa della lunga permanenza degli stranieri di diverse etnie in attesa di essere ascoltati dalla commissione territoriale di Siracusa che vagli le loro istanze. Ma trascorre molto tempo – spesso anche un anno – perché l'attività della commissione è ingolfata a causa delle numerose convocazioni da svolgere per le migliaia di immigrati ospiti nei Cara siciliani. Così la convivenza forzata dura molti mesi, generando tensioni. Un rallentamento provocato anche dalla recente chiusura di una sezione della Commissione istituita nel Centro di accoglienza di Caltanissetta. E nel vertice di oggi si dovrà anche discutere della presenza di molti immigrati che da mesi hanno occupato la struttura sportiva Pian del Lago 2, diventata un centro d'accoglienza non istituzionalizzato. Una situazione intollerabile per le condizioni igienico-sanitarie in cui queste persone vengono lasciate, senza assistenza sanitaria, e per i problemi di ordine pubblico che genera la loro presenza all'interno. NELLE FOTO: i manifestanti davanti il Cara di Pian del Lago.