A due giorni dalla sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Caltanissetta Graziella Luparello nei confronti di Antonello Montante e di altri cinque imputati, non mancano le reazioni. Ad intervenire è l’avvocato Giuseppe Dacquì, legale di fiducia dell’ex comandante provinciale della Guardi di Finanza di Caltanissetta, Gianfranco Ardizzone, condannato a tre anni di reclusione. Secondo l’accusa, l’ex ufficiale delle fiamme gialle, si sarebbe rivolto a Montante per ottenere un trasferimento dalla sede della Dia di Reggio Calabria a quella di Caltanissetta e per l’assunzione al Confidi della figlia Giuliana. Ardizzone ha invece sostenuto che, per l’assunzione della figlia, si sarebbe rivolto all’imprenditore Marco Venturi, all’epoca presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e adesso fra i principali accusatori di Montante e del suo cerchio magico. “Per Marco Venturi, accusato della stessa ipotesi corruttiva contestata al colonnello Ardizzone – afferma l’avvocato Dacquì – è arrivata l’archiviazione mentre per il mio assistito un’ingiusta condanna. Una condanna basata su un teorema: “non poteva non sapere”. Avevamo chiesto, prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio, l’acquisizione della freschissima archiviazione nei confronti di Marco Venturi ma la richiesta inspiegabilmente non è stata accolta. Ardizzone avrebbe fatto parte di un sistema cui invece mancano molti pezzi. Talune delle parti civili e non solo, se c’è stato il sistema, dovevano stare dall’altra parte della barricata. Per noi si è amaramente concluso il primo tempo ma siamo certi che in appello il verdetto sarà ribaltato”.
Ad Ardizzone è stato anche contestato di avere effettuato controlli fiscali “favorevoli”, insieme al comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza Ettore Orfanello, nei confronti dell’imprenditore Massimo Romano, leader di una catena di supermercati in Sicilia. Visite fiscali più rigorose invece sarebbero state effettuate nei confronti di altri operatori economici che Montante riteneva “nemici” del suo sistema.