Pubblicato il: 15/05/2019 alle 19:01
Alla vigilia della sentenza di condanna a 14 anni, uno degli avvocati di Antonello Montante erano stati parecchio polemici. Aveveno parlato di una "vicenda in cui il potere mafioso vuole abbattere Montante", un potere "allineato a quello giudiziario, che inconsapevolmente sta dando un forte contributo alla sua vittoria". Interviene l'associazione nazionale magistrati per "evidenziare come tale abnorme affermazione, anche per la sede in cui è stata resa – si legge in un comunicato della sezione distrettuale nissena – esula dall’esercizio del diritto di difesa ed è smentita nei fatti in quanto l’azione giudiziaria della procura della repubblica di Caltanissetta è stata ed è da sempre improntata al contrasto alla criminalità organizzata". Parole che aveva pronunciato l'avvocato Carlo Taormina dopo la richiesta di condanna.
L'Anm esprime poi "piena ed incondizionata solidarietà nei confronti dei colleghi che si sono occupati a vario titolo della vicenda, nell’assoluta consapevolezza che rimarranno saldi la serenità di giudizio e l’equilibrio della magistratura nissena, anche a fronte di tentativi di condizionarne e delegittimarne l’operato".