Pubblicato il: 06/08/2013 alle 10:40
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Importante partecipazione quella svolta dal Volontario Istruttore di Primo soccorso Michele Liccardo, appartenente al Comitato Provinciale della Croce Rossa di Caltanissetta, al corso di primo soccorso rivolto al personale della Guardia Costiera operante sull’isola di Lampedusa. Il corso, svoltosi nelle giornate del 29 e 30 luglio scorsi, è stato organizzato dal Comitato Regionale Croce Rossa della Sicilia su richiesta del Progetto Presidium VIII, con l’obiettivo di aggiornare il personale operante sull’isola sulle principali tecniche operative del primo soccorso e norme comportamentali in materia di igiene.
Il Progetto Presidium VIII, di cui è responsabile la dottoressa Alessandra Diodati del Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana, rappresenta uno dei più importanti programmi di assistenza ai migranti in Italia atto al rafforzamento delle capacità di accoglienza e dei servizi per coloro che arrivavano via mare. La Croce Rossa Italiana, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Organizzazione Internazione per le Migrazioni e Save the Children, collaborano sul territorio nazionale nell'ambito del progetto da anni, con particolare attenzione alle regioni della Calabria, Puglia e Sicilia per il miglioramento e la tutela delle condizioni dei migranti che approdano sulle coste italiane.
L’isola di Lampedusa è oramai da diversi anni il centro del mediterraneo, nota per i continui flussi migratori che negli ultimi mesi, dall’inizio della cosiddetta “primavera araba” ha visto incrementare notevolmente il numero degli sbarchi. Per fare fronte alla fase critica dello sbarco e del trasbordo, la guardia costiera ha organizzato una task force altamente specializzata, che sta garantendo con i massimi protocolli di sicurezza il primo soccorso e l’assistenza verso coloro che tra stenti e asperità, riescono a raggiungere le nostre coste.
Il volontario Michele Liccardo, insieme al collega Francesco Messina del Comitato Provinciale di Siracusa, ascoltate le esigenze specifiche e i dubbi emersi nello svolgimento del soccorso in mare dal personale direttamente coinvolto nelle operazioni di salvataggio,hanno messo in atto un aggiornamento su una serie di tematiche ben inserite nelle fasi di soccorso in mare, nel quale solo chi è “uomo di mare “ sa il perché e soprattutto il come comportarsi in situazioni di criticità. Il soccorso della donna in gravidanza, il giusto protocollo della Rianimazione Cardio Polmonare e il soccorso di un sospetto shock sono stati gli argomenti più esaminati per casistica e priorità tecniche. La corretta igienizzazione nella fase preparatoria e post intervento erano argomenti che sono stati primari, in quanto emergevano delle lacune sul corretto approccio dei prodotti per la disinfezione e l’asepsi. Il dubbio principale emerso è la paura degli operatori sul possibile contagio della TBC, l’ausilio delle slide formative, fornite dal Comitato Centrale di Roma della Croce Rossa, ha tranquillizzato gli animi e fatto chiarezza sulle dinamiche della trasmissione.
“Personalmente, quando mi è stato proposto il progetto di aggiornare i componenti delle squadre operative in mare, ho accettato l’incarico con grande piacere. Sono stato accolto come uno di loro e soprattutto in un clima molto amichevole ma esigente si è potuto lavorare con ottimi risultati nel raggiungimento degli obbiettivi prefissati” – spiega il volontario Michele Liccardo – Considero l’esperienza di Lampedusa, atipica nel suo genere. Lontana dalla Sicilia e con i tanti disagi e pressioni mediatiche, l’isola vive un fenomeno descritto come un danno da taluni media, quando nella realtà sottolinea il grande spirito solidale e orientato al soccorso del popolo italiano”.