Pubblicato il: 19/09/2014 alle 10:04
In collaborazione con il Ministero della Salute e il centro di formazione della Croce Rossa di Caltanissetta vogliamo questa settimana segnalarvi le opportunità positive che si celano dietro alla donazione del sangue.
Il fabbisogno nazionale di sangue intero, secondo le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità, è calcolato in 2.300.000 unità, mentre quello del plasma è di 850.000 litri.
Per raggiungere queste cifre i donatori dovrebbero essere almeno 1.300.000. In Italia, però, siamo ancora molto lontani da questa cifra e perciò dall'autosufficienza, specie per i plasmaderivati. Per coprire il fabbisogno è necessario ricorrere all'importazione di plasma e di emoderivati che non sempre sono ottenuti da donatori volontari periodici.
Donare il sangue può davvero salvare una vita o addirittura più vite. Se nessuno lo facesse, molti bambini malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così come le persone in gravi condizioni dopo un incidente. Inoltre, il sangue offerto può servire ai pazienti che subiscono un'operazione chirurgica; nel corso di qualsiasi intervento può diventare necessario, a giudizio del medico anestesista e dei chirurghi, trasfondere al paziente globuli rossi concentrati o plasma o talvolta piastrine.
Quel che spesso non viene preso in considerazione dai potenziali donatori è che donare sangue periodicamente garantisce all'individuo un controllo costante dello stato di salute, attraverso visite sanitarie e accurati esami di laboratorio. Il donatore ha così la possibilità di conoscere il proprio organismo e di vivere con maggiore tranquillità, sapendo che una buona diagnosi precoce eviterà l'aggravarsi di disturbi latenti.
Diventare donatore di sangue è anche un'ottima occasione per tenere sotto controllo sé stessi e per scoprire, ai primissimi sintomi, patologie “silenti”. Ad ogni donazione, infatti, vengono effettuati i seguenti esami:
Esame emocromocitometrico completo, controllo transaminasi, sierodiagnosi per la lue, HIV Ab 1-2, HBs Ag, HCV Ab, HCV RNA-NAT.
Per il donatore periodico altri esami di laboratorio e strumentali sono eseguiti a scadenza annuale. Esistono poi condizioni patologiche o comportamentali non compatibili temporaneamente o definitivamente con la donazione in quanto dannose per il donatore, per esempio: cardiopatie, ulcera gastrica o duodenale, anemia.
Sono causa di sospensione temporanea quelle condizioni per le quali, trascorso il periodo di non idoneità, si può riprendere l'attività di donazione, ad esempio: sindrome influenzale, faringite (mal di gola), gastroenteriti, alcuni tipi di terapia (antibiotici), interventi chirurgici, viaggi in zone tropicali, gravidanza.
Le sacche di sangue servono tutto l'anno ma, soprattutto nel periodo estivo quando si avverte un calo di donazioni, mentre il bisogno di sangue aumenta, anche per il maggior flusso di turisti e per il fabbisogno di servizi come, ad esempio, l'alta chirurgia e i trapianti.
Donare il sangue non comporta alcun rischio per il donatore. Non bisogna dimenticare mai, però, che la salute del ricevente dipende dal sangue di chi dona e per questo è importante compilare in maniera assolutamente veritiera e accurata il questionario pre-selezione. Trascurare anche qualche piccolo dettaglio all'apparenza insignificante potrebbe creare danni e non benefici al ricevente. Il colloquio con il medico trasfusionista è quindi un momento fondamentale per valutare eventuali controindicazioni alla donazione.
Esiste, infatti, il rischio che malattie infettive possano essere trasmesse attraverso il sangue e i suoi derivati.
Alcune patologie causate da microrganismi (virus, batteri, protozoi) possono essere trasmesse da un individuo all'altro attraverso il sangue: la trasfusione di globuli rossi, plasma o piastrine e l'utilizzo di farmaci plasmaderivati (albumina, fattori della coagulazione, immunoglobuline) rappresentano procedure a “rischio infezione”.
E' bene pertanto che la presenza di eventuali sintomi o segni indicativi di uno stato infettivo o l'avvenuto contatto con soggetti infetti siano sempre sottoposti all'attenzione del medico.
Vedi anche: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta