Pubblicato il: 05/06/2018 alle 17:06
Antonello Montante, l’ex numero uno di Confindustria Sicilia finito in carcere per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, sentito oggi dai giudici del Tribunale del Riesame di Caltanissetta, dopo l’istanza di scarcerazione presentata dai suoi avvocati Nino Caleca e Giuseppe Panepinto, ha continuano a sostenere di essere estraneo ai fatti che gli vengono contestati. Ha anche detto di essere molto provato dal regime carcerario al quale attualmente è sottoposto e di non aver tentato di inquinare le prove. Ha ribadito che le pen drive trovate dalla squadra mobile la notte del blitz, le aveva rotte qualche giorno prima dell’arresto.
Il tribunale in merito all’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa, deciderà giovedì.