Pubblicato il: 09/07/2020 alle 17:10
La Procura di Gela ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone accusate di aver predisposto delle false ricette mediche destinate all’acquisto di sostanze dopanti. Gli indagati, rispondono a vario titolo, di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. Le indagini preliminari – condotte dagli agenti del Commissariato di Gela e dall'Agenzia delle Dogane e Monopoli ufficio di Porto Empedocle – ha riguardato il commercio di farmaci e sostanze dopanti (quali a titolo esemplificativo, Nandroione, Testosterone, Mesterolone) per alterare le prestazioni agonistiche di atleti o soggetti che hanno frequentato alcune palestre di Gela e di Vittoria, in un periodo di tempo dal novembre 2017 a luglio 2018.
Le indagini, condotte dal commissariato di polizia di Gela, erano state avviate lo scorso anno parallelamente a un'inchiesta che mirava a fare luce su una presunta tentata estorsione sulla compravendita di una palestra.
Durante l'indagine sono emersi numerosi contatti, tra alcuni indagati, finalizzati all'acquisto e alla successiva vendita e somministrazione di steroidi anabolizzanti assunti dai frequentatori di palestre gelesi. Gli indagati, intercettati al telefono, facevano uso di un gergo simile a quello usato abitualmente dai trafficanti di droga. Sono stati quindi identificati i soggetti che gestivano lo smercio delle sostanze dopanti e i canali illeciti di approvvigionamento a Gela, Vittoria e Comiso, tramite siti online o farmacie, riuscendo a ricostruire l'intera attività di commercializzazione.
Alcuni atleti ne facevano uso per potenziare la massa muscolare per la partecipazione a gare di bodybuilding anche a livello nazionale. Alcuni, colti da malore, avrebbero fatto ricorso alle cure del pronto soccorso ospedaliero.