Pubblicato il: 25/11/2013 alle 07:47
Maurizio Ferrara
E' aperta la caccia all'uomo a Bologna, per individuare lo sparatore che sabato pomeriggio ha esploso due colpi contro Maurizio Ferrara, nisseno di 41 anni ex gestore a Caltanissetta della discoteca Black Out di via Pietro Leone e da tempo trasferitosi nel capoluogo emiliano dove ha rilevato il Caffè Petroni, locale di tendenza nel centro bolognese. Ferrara, sposato e padre di due bambini, si trovava in compagnia di un amico nel Punto Snai di via Amaseo, a San Donato alla periferia della città. Ad armare la mano del sicario – ma la Squadra Mobile di Bologna sta vagliando altre piste – sarebbe stata una discussione degenerata nel centro scommesse tra Maurizio Ferrara e un altro cliente in fila al bancone. Quest'ultimo avrebbe insultato la dipendente perché troppo lenta nelle procedure di chiusura di una bolletta, e a quel punto Ferrara sarebbe intervenuto in difesa della cassiera.
Ne è nata una zuffa, che è stata sedata subito. Ma il secondo round è proseguito fuori, dove il nisseno Ferrara è stato raggiunto da due proiettili – uno dei quali lo ha raggiunto al torace – quando è salito sul furgone in compagnia di un amico. E' stato allora che è sbucato il sicario, lo stesso individuo con cui Maurizio Ferrara aveva litigato poco prima e che dalle prime informazioni in possesso agli investigatori bolognesi potrebbe essere uno straniero, forse proveniente dall'Est Europa. E' stato lui, secondo i testimoni oculari fra cui l'amico di Maurizio Ferrara che era con lui al momento dell'agguato, a premere il grilletto mentre Ferrara era seduto sul lato passeggero. E' possibile che appena usciti dalla sala scommesse, lo sparatore s'è diretto verso l'auto dove ha preso la pistola oppure ha atteso che il barista nisseno uscisse per entrare in azione.
Il luogo della sparatoria a BolognaLa Mobile di Bologna ha ricostruito alcuni passaggi dell'imboscata soltanto dopo, quando Maurizio Ferrara è arrivato al Pronto soccorso del Policlinico Sant'Orsola intorno alle 16.45. Il barista, sorretto dall'amico, barcollava ma era lucido.
Lo sparatore avrebbe avuto la peggio mentre il 41enne si è allontanato con l’amico su un furgone. Dopo qualche minuto, però, i due sono tornati sui propri passi, per ragioni su cui sono in corso accertamenti. Lungo via Amaseo, poco prima del Punto Snai, lo sconosciuto si è avvicinato al lato passeggero dove siedeva il 41enne e ha sparato, per poi allontanarsi a bordo di un’auto. Diversi testimoni hanno udito un solo colpo d’arma da fuoco, ma il siciliano presentava due ferite. E’ probabile che lo straniero si sia armato dopo la rissa con il rivale, forse recuperando una pistola che teneva in auto. Ma non è escluso che abbia seguito il furgone coi due italiani, aspettando il momento propizio per vendicarsi e tirare fuori l'arma.
Maurizio Ferrara è stato trasferito all'ospedale Maggiore di Bologna dov'è attualmente ricoverato. L'intervento è riuscito ma i medici al momento non hanno sciolto la prognosi, che resta riservata. I chirurghi hanno estratto dal corpo un frammento di metallo, che potrebbe essere una scheggia di proiettile o un frammento di carrozzeria, considerato che una pallottola ha oltrepassato la carrozzeria del furgone su cui la vittima era a bordo.
I poliziotti della sezione Omicidi intanto hanno riascoltato i testimoni che hanno assistito al litigio avvenuto nel Punto Snai, dipendenti e clienti. La Procura di Bologna, attraverso il pubblico ministero Antonella Scandellari, ha aperto un fascicolo per tentato omicidio. Nel frattempo sono state acquisite le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del Punto Snai, che hanno filmato le fasi della lite. E' in quei video che si può vedere il volto dello sconosciuto che ha voluto punire Maurizio Ferrara per un rimprovero non gradito.