Pubblicato il: 11/05/2014 alle 09:04
Gli striscioni che inneggiano a Speziale e a “Genny ‘a carogna” travalicano i confini nazionali. I tifosi del Bayern Monaco, così come quelli del Borussia Dortmund, nel corso della gara contro lo Stoccarda hanno fatto comparire in curva due scritte: “Speziale Libero”, riportando la stessa frase sulla maglietta che indossava “Genny ‘a carogna” durante la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina all’Olimpico di Roma, e “Forza Ciro non mollare” chiaro riferimento a Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ferito gravemente mentre si stava recando allo stadio Olimpico per assistere alla gara contro la Fiorentina.
Stesse scene durante il match di Bundesliga Hertha Berlino-Borussia Dortmund dove in curva è stato esposto uno striscione a sostegno di Speziale e addirittura uno a favore di “Genny ‘a carogna”, condannato a 5 anni di Daspo. Una solidarietà inaspettata e pericolosa, secondo l’avvocato Giuseppe Lipera, legale di Speziale, l’ultrà condannato per l’omicidio dell’ispettore Raciti a Catania durante il derby del 2 febbraio 2007.
“Il fatto che la tifoseria di una squadra così famosa e importante in tutto il mondo come il Bayern di Monaco si occupi di questa vicenda, significa che il messaggio di innocenza ha superato persino i confini nazionali e noi che crediamo nell'innocenza di Antonio, non possiamo che gioire perchè conosciamo gli atti processuali. Speriamo che la verità venga fuori al più presto. Gli occhi del mondo sono puntati su questa vicenda processuale”.
“Speziale – ha aggiunto Lipera- sta scontando con grande dignità la sua carcerazione ad Agrigento. Ma è davvero brutto stare in carcere per un fatto che non si è commesso. Noi – ha assicurato il legale di Speziale- siamo ottimisti per la riapertura del processo. Speriamo poi – ha continuato il penalista- che chi ha visto la scena della retromarcia del Discovery lo dica”.
“Chissà anche – ha concluso Lipera- se Lazzaro non ci ripensi e torni alle sue due versioni iniziali quando, ai suoi colleghi della squadra mobile, dichiarò di avere fatto una retromarcia, di aver sentito una botta e vide Raciti cadere…”.