Pubblicato il: 29/04/2016 alle 11:44
Uno sportello alimentare per i bisognosi ospitato in un locale dell'ex scuola media “Luigi Capuana” sarebbe stato concesso in comodato dal Comune di Caltanissetta senza alcuna delibera. Ed è impossibile quindi allacciarsi al contatore elettrico generale, col rischio di mandare al macero tonnellate di derrate. A denunciare il caso è il presidente dell'associazione Avos, Marco Archetti, che ha deciso di lasciare il locale di via Re d'Italia innescando una polemica con il sindaco Ruvolo e l'assessore al Patrimonio, Boris Pastorello.
L'ingresso dello sportello Avos in via Re d'ItaliaArchetti spiega che l'Avos da circa un anno ha ricevuto dal Comune la concessione per depositare gli alimenti in uno dei locali all'interno dell'ex istituto scolastico. Uno sportello al quale si rivolgono centinaia di famiglie in difficoltà. Ma secondo Marco Archetti il locale “non è idoneo perché pieno di umidità e si allaga ogni volta che piove”. Archetti inoltre segnala che si creano problemi alla circolazione stradale quando i volontari devono scaricare la merce da via Re D'Italia, paralizzando il traffico.
“Ma la cosa più grave è che abbiamo scoperto di essere abusivi – denuncia Marco Archetti – in quanto l'Amministrazione comunale ci ha consegnato tale locale senza alcuna delibera. E' da quasi un anno che chiediamo al sindaco e all'assessore al patrimonio di volerci dare un altro locale, questa volta con apposita delibera, ma non vogliono sentirne nonostante abbiamo sottoposto loro diversi locali di pertinenza del Comune che sono in disuso. Ma a tali proposte sono solo seguite inutili perdite di tempo”.
L'associazione Avos, attraverso il presidente Archetti, evidenzia come di recente allo sportello della solidarietà sia stato staccata la corrente elettrica collegato all'ex scuola “Capuana” che si trova all'interno dell'edificio e, quindi, inaccessibile ai volontari per riattivarlo in quanto al locale si accede da una entrata singola.
“Ad ogni blackout siamo costretti a buttare tutti i surgelati e gli altri alimenti deteriorabili, ma con la povertà che c'è in città questo non ce lo possiamo permettere”. Da qui l'aut-aut di Marco Archetti al Comune, che entro una settimana consegnerà le chiavi del locale al sindaco Ruvolo se non sarà individuata un'altra sistemazione.
“Trascorso infruttuosamente tale termine sospenderemo nostro malgrado tutte le attività e consegneremo nuovamente le chiavi di questo locale nelle mani dell'Amministrazione comunale e, naturalmente, gli consegneremo le centinaia e centinaia di famiglie da noi assistite a cui dovranno garantire loro quello che ad oggi abbiamo garantito noi. Voglio infine far presente che in città esistono ad oggi associazioni che detengono in comodato 4 e 5 locali ciascuno di pertinenza comunale dove vengono custodiscono beni personali e ai quali il Comune paga pure le utenze di luce e acqua, mentre noi non possiamo averne uno per fare del bene”.