Doveroso da parte della DLF Nissa Rugby tornare sull’argomento “M. Tomaselli” che, è bene ricordare, è un campo polivalente come testimoniano gli atti amministrativi. Allo stato dei fatti la situazione, certificata dai documenti, è questa: i lavori dello stadio del capoluogo nisseno sono fermi perché l’Amministrazione ha deciso di apportare, con decisione unilaterale, un cambiamento al capitolato d’appalto che prevedeva l’intarsio delle linee indelebili per rugby e calcio. Questo è l’unico motivo del blocco dei lavori.
L’amministrazione per poter modificare il capitolato necessita di una deroga che può concedere solo “Sport e Salute” che ha sborsato il finanziamento e che necessita dell’accordo congiunto della FIR e della FIGC. I lavori non completati non consentono il collaudo. Proprio sul rispetto del capitolato la DLF Nissa Rugby, da alcune ore, ha lanciato una raccolta firme alla quale hanno aderito molte squadre da tutta Italia, anche le Zebre Parma, la franchigia italiana con sede alla Cittadella del Rugby di Parma che partecipa ai due tornei internazionali United Rugby Championship e EPCR Challenge Cup. Di questa anomala situazione i maggior danni li subisce proprio la squadra di rugby: in città, come in provincia, non c’è nessun campo omologato per la palla ovale. Questo comporterà a breve l’esclusione dal campionato. La spiacevole circostanza costringe anche altre squadre di altri sport a cercare soluzioni temporanee e costose: Caltanissetta dispone del Palmintelli ed in provincia, ci sono altri impianti omologati per il calcio. La DLF Nissa Rugby auspica che possa essere trovata una soluzione che consenta in tempi brevi a tutte le discipline sportive di utilizzare lo stadio.