Pubblicato il: 11/06/2021 alle 18:20
Il vaccino di Astrazeneca è fortemente raccomandato per gli over 60 mentre chi ha meno di sessant'anni e ha già fatto una dose del siero a vettore virale farà la seconda con Pfizer o Moderna. È questa l’indicazione contenuta nel parere del Comitato tecnico. «Il Cts ha raccomandato per le prime dosi di vaccinazioni di riservare le dosi di AstraZeneca per coloro che abbiano età uguale o superiore a 60 anni. Per la fascia sotto i 60 anni c'è invece la raccomandazione per i vaccini a mRna. In questo contesto epidemiologico mutato il Cts in dialogo stretto con Aifa e le altre istituzioni sanitarie del paese, ha ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni all’uso del vaccino AstraZeneca perchè essendo mutato lo scenario il rapporto tra benefici e potenziali rischi legati a trombosi rare cambia in funzione dell’età ma anche del mutato scenario», ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli, rimandando ogni decisione alle autorità competenti.
«Per le seconde dosi si è deciso di dare una raccomandazione per impiegare una stessa dose dello stesso vaccino per over 60, mentre per gli under 60 pur in assenza di segnali di allerta preoccupanti, la raccomandazione è per la vaccinazione eterologa», ha precisato Locatelli. «Le raccomandazioni del Cts sul vaccino saranno tradotte dal governo in modo perentorio e non solo come raccomandazioni», ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa. La decisione di somministrare AstraZeneca solo agli over 60 «avrà qualche impatto sul piano» vaccinale ma «sono sicuro che fra luglio e agosto riusciremo a mitigare questo impatto», ha detto il Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo in conferenza stampa, sottolineando che in ogni caso c'è la «sostenibilità logistica» per cambiare il piano.
«Sono potenzialmente 7,4 i milioni di italiani sopra i 60 anni che potranno ricevere ancora il vaccino di Astrazeneca alla luce delle nuove indicazioni del Comitato tecnico scientifico», ha spiegato il Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo sottolineando che si tratta di 3,5 di over 60 che devono ancora ricevere la prima dose – e sono quelli, ha detto, «su cui dobbiamo continuare sempre e in maniera incalzante a cercare di somministrare» i vaccini – e 3,9 milioni di over 60 che devono invece fare il richiamo. Ad oggi, ha sottolineato il generale, sono stati vaccinati con una dose il 91,5% degli over 80, l’85% degli appartenenti alla fascia 70-79 e il 76% di coloro che sono nella fascia 60-69. Complessivamente, invece, sono stati superati i 40 milioni di somministrazioni, con il 49% degli italiani raggiunti dalla prima dose.
«L'orientamento in Germania è stato in maniera specifica verso la vaccinazione sulla popolazione pediatrica fragile ma esistono alcune complicanze anche gravi come la sindrome infiammatoria sistemica che porta i bambini nelle terapie intensive, anche bambini apparentemente sani, per non parlare degli altri vantaggi della vaccinazione».«In pediatria la vaccinazione con l'unico vaccino approvato, Pfizer, ha il chiaro obiettivo di ridurre la circolazione vitale, di proteggere i soggetti in età pediatrica perchè qualcuno potrebbe avere complicanze gravi e di proteggere chi vive a contatto con bambini – Quindi ci sono tutti i presupposti per condurre una campagna di vaccinazione anche in età pediatrica», ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli .(Gds.it)