Pubblicato il: 03/10/2015 alle 15:20
La copertina del nuovo libro di Falzone
Sarà presentato sabato alle 11, nei locali della Biblioteca Scarabelli, il nuovo romanzo di Salvatore Falzone edito da San Paolo e intitolato “Fuga verso la croce” (interverranno Enrico Del Mercato, caporedattore di Repubblica Palermo, e Gabriella Tomai, magistrato). L’autore, avvocato di San Cataldo con la passione per la scrittura (il suo esordio in narrativa è avvenuto due anni fa con il noir ambientato a Caltanissetta “Piccola Atene”, Barion, finalista al Premio Sciascia), ha ricostruito in prosa l’avventura terrena di un missionario siciliano, Francesco Spoto, morto in Congo nel 1964 a soli 40 anni a causa delle percosse dei guerriglieri Simba che odiavano i bianchi cattolici. Con uno stile incalzante e lontano dalle agiografie di maniera, Falzone racconta il viaggio senza ritorno del sacerdote originario di Raffadali (proclamato beato nel 2007 da Papa Ratzinger). Il romanzo, ancora fresco di stampa, restituisce la tragica generosità di un uomo di Dio al bivio della propria esistenza.
Giovanissimo Superiore Generale della congregazione del Boccone del Povero (fondata a Palermo nell’Ottocento da Giacomo Cusmano), Francesco Spoto parte nell’agosto del 1964 alla volta del Congo per visitare l’avamposto missionario di Biringi e portare il Vangelo agli indigeni. Ma rimane presto intrappolato nel territorio della Missione quando gli eventi politici precipitano: il Congo, infatti, all’indomani dall’uccisione di Patrice Lumumba, è dilaniato da una feroce guerra civile. Nonostante le numerose avversità e la paura, il prete decide di compiere il proprio dovere fino alla fine, scartando la possibilità di far ritorno in Italia e riabbracciare l’anziana mamma. Braccato dai Simba, Spoto sarà costretto a una fuga disumana nella foresta. E, picchiato a sangue, offrirà la sua vita in cambio di quella dei confratelli.
Salvatore Falzone“Il martirio cristiano – scrive nella prefazione il teologo Massimo Naro – è soltanto e semplicemente il culmine di un’esistenza credente vissuta come testimonianza del Vangelo. Talvolta è questione di un momento. Sopraggiunge all’improvviso: se non del tutto inaspettato, certamente non masochisticamente voluto, non eroicamente cercato, anzi spesso patito nonostante i tentativi e persino gli sforzi per evitarlo. Se si legge “Fuga verso la Croce”, a cominciare dal titolo, velatamente ossimorico, si ha un’argomentata conferma di ciò. Falzone – continua Naro – ha già pubblicato le biografie di fascinose personalità spirituali, come la beata Pina Suriano e come suor Vincenzina Cusmano. Stavolta si esercita nell’intento di trasfigurare gli scarsi e scarni dati archivistici di cui disponiamo in una sorta di dramma, nel cui dinamismo narrativo il lettore finisce per lasciarsi coinvolgere, raggiungendone – in punta di piedi, a fianco dell’autore – il protagonista e i suoi compagni d’avventura. Il risultato consiste nella ricostruzione, avvincente non meno che attendibile, di uno straordinario viaggio missionario, in cui nessuna informazione documentata e documentabile viene tralasciata e in cui ogni benché minimo indizio storico sicuro viene valorizzato al massimo, divenendo il bandolo di una matassa che più si srotola più s’intesse in una trama compiuta e si ricompone in un arazzo di pregiata fattura”.