Pubblicato il: 29/10/2013 alle 10:43
Interventi concreti, testimonianze toccanti e commozione dei presenti al convegno dal titolo “NO alla violenza per un SI alla vita. Posso partire da qui…” organizzato dalla cooperativa sociale Etnos per affrontare la tematica della violenza contro le donne e i minori.
Il convegno, svoltosi a Serradifalco, ha fornito lo spunto per una serie di riflessioni in materia di femminicidio e di tutela dei minori e delle donne vittime di abusi e maltrattamenti oltre che di procedure e di interventi contro la violenza di genere. Fortemente apprezzata la presenza di varie autorità quali: il Presidente del consiglio comunale Carmelo Magro Malosso; Silvana Iannello rappresentante della Proloco di Serradifalco; l’assessore comunale Dott. Anzalone con la funzione di sindaco di San Cataldo; la Dott.sa Picone del consultorio familiare di Serradifalco e San Cataldo; il comandante dei Carabinieri Domenico Vuosso; il comandante dei Vigili Urbani di Serradifalco; l’assistente sociale Marika Amico e il Dirigente scolastico Dott.sa Nobile.
I relatori hanno fornito un importante contributo con discorsi chiari e concisi dimostrando il loro impegno e la loro determinazione nel voler creare una sinergia tra le diverse realtà finalizzata a rafforzare l’azione di contrasto al fenomeno oggetto del dibattito.
Nello specifico la Dott.sa Nadia Lumia, in qualità di responsabile dell’ufficio misure di prevenzione personale della questura di Caltanissetta, ha trattato i diversi punti di forza dell’ammonimento da parte del questore (decreto legge divenuto legge nel 2009) ed ha presentato le varie fasi che caratterizzano le procedure di querela nei casi di stalking e di violenza.
La delicata tematica della tutela dei minori in casi di maltrattamenti e abusi è stata introdotta dal procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta Dott.sa Simona Filoni, la quale si è soffermata con forte pathos sulle ripercussioni che casi di violenza familiare hanno sui minori, siano essi testimoni o vittime dirette di abusi e violenze. Pertanto, il proprio dovere è orientato a mettere in sicurezza e garantire l’incolumità mentale e fisica delle vittime tutelandole mediante gli strumenti che la legislatura mette a nostra disposizione. In quest’ottica, il Procuratore ha approfondito i diversi punti della legge sul femminicidio dando risalto alle nuove aggravanti, misure e norme.
La Dott.sa Maria Grasso, Presidente dell’Associazione Donne Insieme – Sandra Crescimanno, Centro anti-violenza di Piazza Armerina, ha raccontato del suo impegno quotidiano nella lotta contro la violenza attraverso lo sportello antistalking e antiviolenza. Divulgatrice di una “cultura di genere” che parte dalla conoscenza del contributo fondamentale che le donne hanno dato lungo il corso della storia, Grasso ha sottolineato la necessità di fare rete per ottenere un riconoscimento e poter acquisire la forza necessaria a contrastare la violenza di genere.
Sulla stessa scia si è posta con il suo intervento la Dott.sa Lidia Trobia, rappresentante del neo-nato coordinamento contro la violenza sulle donne il cui proposito è cercare di mettere insieme le competenze che associazioni, cooperative e realtà di Caltanissetta e San Cataldo possono essere messe a disposizione per fare rete. Dal convegno è emersa la necessità di un centro anti-violenza per la provincia di Caltanissetta e in questa occasione sono state buttare le basi per la sua costituzione.
A chiusura del convegno, alcune delle donne ospiti della Casa Accoglienza di Serradifalco “Il chicco di grano”, hanno voluto raccontare brevemente le loro storie di vita suscitando nei presenti forti momenti di commozione. Dai loro racconti spontanei è emerso il senso di gratitudine verso gli operatori della struttura e verso il Presidente Dott. Fabio Ruvolo per il sostegno e il supporto ricevuto in quei momenti di difficoltà. Èseguita la benedizione della Casa Accoglienza ad opera di Padre Galante e un rinfresco presso la struttura.