Pubblicato il: 22/03/2024 alle 14:28
Rischia di essere inutilizzabile la confessione resa ai carabinieri da Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia che, con la complicità della figlia 17enne e di due fanatici religiosi, Massimo Carandente e Sabrina Fina, ha trucidato la moglie Antonella Salamone e due figli, Kevin ed Emmanuel durante un esorcismo. L’uomo, la notte tra il 10 e l’11 febbraio, chiamò i carabinieri e raccontò il triplice delitto coinvolgendo anche la coppia. Tutti vennero poi arrestati.
La legge prevede che in caso di dichiarazioni auto-indizianti la testimonianza venga interrotta e si nomini immediatamente un difensore anche d’ufficio, pena l’inutilizzabilità delle rivelazioni. Nel caso di Barreca, invece, il legale sarebbe stato contattato solo il giorno dopo. Dopo l’arresto il muratore si è avvalso della facoltà di non rispondere. Se proseguisse nel suo silenzio o smentisse quanto detto la confessione dunque sarebbe carta straccia. Sul fronte delle indagini si attendono gli esami dei tabulati dei telefoni degli indagati e la relazione del medico legale che ha fatto l’autopsia sulle vittime.