“Leggeremo le motivazioni della sentenza e con riguardo alla posizione di Vittorio Tutino valuteremo se ci sono spazi per il ricorso in Cassazione”. Lo ha detto il procuratore generale Lia Sava dopo la sentenza del processo sulla strage di Capaci che ha confermato, così come in primo grado, l’assoluzione per il boss Vittorio Tutino. “Noi avevamo chiesto l’ergastolo – ha continuato il procuratore Sava – perché secondo la nostra impostazione c’erano elementi per ritenerlo colpevole. Per il resto è stata confermata la sentenza di primo grado integralmente. Abbiamo detto più volte – ha aggiunto – sia nel corso di questa requisitoria, sia nel corso della requisitoria, le indagini sulle stragi non si fermano e quindi sia la procura di Caltanissetta, la direzione distrettuale antimafia, sotto il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, continuano a fare indagini, è chiaro che poi i processi arrivano quando maturano degli elementi di prova che possono consentire di sostenere l’accusa in giudizio. Ormai dopo 28 anni speriamo che si possano legare insieme tutta una serie di elementi e si possano fare i passi necessari per cercare di dipanare quelle che possono essere, e ci sono ancora, le zone d’ombra. Aspettiamo la sentenza con riferimento al coinvolgimento di Matteo Messina Denaro nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, si stanno concludendo in primo grado il processo sul depistaggio e le indagini continuano”.
Strage di Capaci, il procuratore di Caltanissetta Sava: “Ancora tante zone d'ombra”
Potrebbe piacerti anche
Seguonews
Lascia un commento
Lascia un commento
Ultime news
//
We influence 20 million users and is the number one business and technology news network on the planet
Sign Up for Our Newsletter
Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
[mc4wp_form id=”847″]