Pubblicato il: 29/10/2019 alle 12:10
Slitta la requisitoria del processo d'appello per la strage di Capaci in corso davanti alla corte d'assise di Caltanissetta. Le difese di alcuni imputati hanno chiesto di sentire il pentito Pietro Riggio, protagonista di recenti rivelazioni sulla fase esecutiva dell'attentato costato la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e agli agenti della scorta, e il collaboratore di giustizia catanese Maurizio Avola. Il pg Lia Sava non si è opposto alle richieste purché si sentano anche i pentiti Marcello d'Agata e Raimondo Di Natale.
Gli imputati del processo cosiddetto Capaci bis sono i boss Salvo Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro, Lorenzo Tinnirello e Vittorio Tutino. I primi quattro, in primo grado vennero condannati all'ergastolo mentre Tutino venne assolto per non aver commesso il fatto. Per la Corte d'Assise nissena il boss palermitano di Cosa nostra Salvo Madonia sarebbe stato uno dei mandanti della strage, mentre gli altri sarebbero stati coinvolti nella fase esecutiva dell'attentato. La nuova inchiesta sull'eccidio del 23 maggio '92 venne aperta dopo il pentimento dell'ex killer della cosca mafiosa di Brancaccio Gaspare Spatuzza, che rivelò nuovi dettagli ai pm di Caltanissetta, in particolare facendo emergere il ruolo della stessa cosca di Brancaccio nella preparazione della strage.
In particolare Riggio, che nei mesi scorsi, a distanza di dieci anni dall'avvio della sua collaborazione con la giustizia, ha rivelato di aver saputo del coinvolgimento di un poliziotto nella strage, dovrebbe deporre sulla modalità di caricamento con il tritolo del cunicolo dell'autostrada fatta saltare in aria il 23 maggio del 1992, sulla tipologia dell'esplosivo usato, sul presunto coinvolgimento dei servizi segreti libici e di una 007 nell'attentato. Avola, ex esponente del clan Santapaola, dovrebbe deporre sulla provenienza da Messina e Reggio Calabria dell' esplosivo utilizzato dal commando. La Procura generale non si è opposta e ha chiesto l'allargamento delle audizioni ai pentiti D'Agata e Di Raimondo e alla genetista Nicoletta Resta. Il tribunale ha accolto le richieste e rinviato l'udienza al 19 novembre. (ANSA)